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Venerdì 21 NOVEMBRE 2014
Anche Pecorelli (Aifa) risponde a Balduzzi: "Autonomia delle autorità scientifiche del nostro Paese è valore che va riconosciuto"

Così il presidente Aifa, condividendo quanto già affermato dal commissario dell'Iss, Walter Ricciardi, è intervenuto sull'intervista rilasciata a Quotidiano Sanità da Renato Balduzzi. Per Percorelli, l’intero sistema "dovrà impegnarsi a far sì che le conquiste della scienza non vengano subordinate ad altri interessi e che non venga messa in dubbio la credibilità delle nostre Istituzioni".

Dopo il commissario dell'Istituto superiore di Sanità, Walter Ricciardi, anche il presidente dell'Aifa, Sergio Pecorelli, è intervenuto con una nota stampa sull'intervista rilasciata a Quotidiano Sanità da Renato Balduzzi, nella quale si auspicava un lavoro che potesse portare ad una maggiore autonomia e indipendenza di Istituti scientifici nazionali quali l'Istituto superiore di sanità. Ecco la sua dichiarazione:

“Condivido pienamente quanto affermato dal Commissario Straordinario dell’Istituto Superiore di Sanità prof. Ricciardi in merito alle dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dall’on. Renato Balduzzi, secondo cui dietro la tensione tra scienza e diritto ci sarebbe anche 'il dubbio sull'indipendenza delle nostre istituzioni scientifiche'. L’autonomia delle autorità tecnico-scientifiche del nostro Paese è un valore che va riconosciuto, altrimenti si rischia, anche senza volerlo, di legittimare il sospetto e l’insicurezza dei cittadini, spalancando il terreno a chi punta proprio sulla diffidenza verso le Istituzioni, sulla deregolamentazione e sulla negazione del primato della scienza, per pericolose speculazioni che nulla hanno a che fare con la tutela del diritto alla salute”, scrive Pecorelli.

"Nel caso Stamina l’Aifa ha agito con coerenza e indipendenza, emanando un’Ordinanza per vietare la prosecuzione dei trattamenti alla luce delle irregolarità rilevate nel corso delle ispezioni condotte con i Nas. Anche la Comunità scientifica, nei suoi massimi esponenti nazionali e internazionali, aveva messo in guardia tutti – pazienti, istituzioni, media e operatori sanitari – dai potenziali rischi derivanti dalla palese violazione del metodo scientifico e dalla strumentalizzazione delle sofferenze dei malati e delle loro famiglie. Credo che per continuare a tutelare il diritto dei cittadini ad essere curati con farmaci sicuri ed efficaci sia necessario l'impegno di tutti, ognuno in relazione al proprio ruolo e alle proprie competenze, a un’onesta assunzione di responsabilità. Le Autorità sanitarie indipendenti - conclude il presidente Aifa - dovranno sempre agire, come finora è avvenuto, in autonomia e con rigore scientifico; ma l’intero sistema dovrà impegnarsi a far sì che le conquiste della scienza, che hanno reso migliore la vita dell’uomo, non vengano subordinate ad altri interessi e che non venga messa in dubbio la credibilità delle nostre Istituzioni nei riguardi dei cittadini e del nostro Paese e nei riguardi del mondo intero”.

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