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Venerdì 19 DICEMBRE 2014
Piemonte. Al via soccorso in volo di notte. Come supporto campi sportivi illuminati

Si tratta di un progetto ad alta efficacia e a basso costo che consente di essere una valida alternativa alle piazzole già esistenti e, in prospettiva, può essere ampliata a tutti i campi sportivi dei comuni piemontesi. A medio-lungo termine sarà sviluppata una rete per il volo strumentale a bassa quota che permetterà l'operatività in tutte quelle condizioni di scarsa visibilità.

Presto in Piemonte sarà possibile effettuare interventi di soccorso anche di notte. L’Emergenza 118 subalpina, infatti, si attrezza per l’avvio del “volo notturno”. In accordo con la Regione, nel rinnovo dell'appalto 2012, attenta alle indicazioni europee, già ipotizza il volo notturno secondo modelli innovativi. E’ infatti dello scorso 28 ottobre 2014 che l’Europa rende operative le disposizioni che, di fatto, liberalizzano il volo notturno con elicottero a fini di missioni di soccorso su aree sufficientemente Illuminate e di adeguate dimensioni.

La Regione propone e condivide con l’Ente nazionale per l’assistenza al volo (Enav) un progetto per l'utilizzo dei campi sportivi illuminabili. Si tratta di un progetto ad alta efficacia e a basso costo che consente di essere una valida alternativa alle piazzole già esistenti e, in prospettiva, può essere ampliata a tutti i campi sportivi dei comuni piemontesi. Allo stato attuale i campi sportivi in utilizzo si vanno ad aggiungere alle elisuperfici notturne già in uso sul territorio regionale.

“Le decisioni assunte dall’amministrazione piemontese – illustra Danilo Bono, direttore del Dipartimento regionale Emergenza 118 - migliora l'operatività del volo notturno in condizioni di visibilità buona. Mentre a lungo e medio termine il progetto elisoccorso notturno si completerà sempre in accordo con l’Enav con lo sviluppo di una rete per il volo strumentale a bassa quota che permetterà l'operatività in tutte quelle condizioni di scarsa visibilità che oggi ne precludono l'utilizzo. quest'ultima fase progettuale prima in Italia in assoluto permetterà il collegamento di tutti i presidi ospedalieri e di ben definite comunità isolate. L'utilizzo dei campi sportivi va visto come strumento di integrazione dei mezzi di soccorso terra alfine di velocizzare il conferimento ospedaliero presso i presidi dotati del necessaria componente specialistica idonea per il caso”.

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