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Lunedì 29 DICEMBRE 2014
Medicina. Faraone (Pd): "Il test resta e la prova sarà ad ottobre". E sul ministro Giannini: "Che errore quegli annunci"

Il sottosegretario all'Istruzione bacchetta così il ministro per le dichiarazioni sull'abolizione del test d'ingresso: "Prima si decide e poi si parla". Per il resto, Faraone spiega che nel nuovo test ci saranno "domande meno generaliste", su alcune "materie specifiche". Quanto alla preparazione alle prove di ammissione, potrebbe essere affidata all'Università per "sottrarla ai privati".

Gli annunci del ministro Giannini sull'abolizione test di Medicina dal 2015? "È stato un errore. Prima si decide, poi si parla". E invece: "Il test si deve fare, non può esserci il 'liberi tutti', perché per diventare medico serve una 'preselezione' ancora prima di entrare all’università, di un pre-orientamento fin dalle scuole superiori". Così il sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone (Pd), fa chiarezza sull''affaire' test di Medicina intervenendo a più riprese prima di Natale.

Il test dunque si farà anche per il 2015, "e si farà ad ottobre", spiega il sottosegretario. L’intenzione del ministero è quella di affidare la preparazione alle prove di ammissione direttamente alle università: "Tre mesi di corso sui test affidati al pubblico e sottratti al privato - dice Faraone - con domande più specializzate, legate a materie specifiche e meno generaliste, questo per rendere la selezione più oggettiva in modo da non lasciare spazio a ricorsi". E dal 2016 la preparazione comincerà prima, "bisogna creare un orientamento già dalle scuole superiori, negli ultimi anni, che si aggiunga al corso preparatorio per arrivare al test d’ingresso".
Infine, intervenendo sul numero chiuso: "Continuerà ad esserci - conclude il sottosegretario - e di anno in anno si valuterà la situazione con il ministero della Salute". 

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