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Venerdì 16 GENNAIO 2015
Veneto. Cala spesa farmaceutica. Federfarma: “Risorse recuperate siano per nuovi servizi”

Nei primi 9 mesi del 2014 spesa calata del 3,3% e il valore medio delle ricette (-3,7%).“Dati mostrano come Regione sia tra più attente tra spesa e risparmi. Ma no ad altri tagli, sono impensabili”.

La spesa farmaceutica netta convenzionata in Veneto è in calo il presidente di Federfarma Veneto Alberto Fontanesi nel giudicare positivamente i risultati, sottolinea però come “ad oggi, ben poco si può fare di più rispetto a quanto già fatto nella farmaceutica”.

Nella nota dell’Associazione si riporta come “nei primi nove mesi del 2014 (gennaio-settembre), la spesa farmaceutica netta convenzionata con il Servizio Sanitario Regionale è diminuita del 3,3%. In discesa, secondo il trend degli anni precedenti, anche il valore medio netto delle ricette (-3,7%), il cui numero complessivo ha visto invece un lieve incremento (+0,4%). Fin qui, i dati nazionali dai quali i numeri della Regione Veneto non si discosta. La spesa farmaceutica lorda, infatti, è scesa del 2,6% (per un totale di 578 milioni e 889mila euro). Un calo ancor più consistente si è registrato per la spesa farmaceutica a carico del Servizio Sanitario Nazionale (-3,3%) a fronte, tuttavia, di un’incidenza del ticket sulla spesa farmaceutica lorda del 16,7%. Al contrario dell’andamento nazionale, invece, anche il numero delle ricette circolate nel territorio veneto è diminuito del 2,7%: da gennaio a settembre 2014, ogni cittadino veneto ha avuto in media 6,08 ricette rosse, ciascuna del valore medio lordo di 19,32 euro e con un ticket dal valore medio di 3,24 euro. 117,50 euro è stata la spesa lorda media pro-capite (in calo del 3,5% rispetto allo stesso periodo del 2013); 90,34 euro è stata la spesa netta pro-capite a carico del Servizio Sanitario Nazionale (anche questa in diminuzione, del 4,2%), mentre la spesa netta a carico del SSN per ciascuna ricetta è stata di 14,89 euro (in diminuzione dello 0,6%)”.
 
“Questi dati – osserva Fontanesi – evidenziano come il Veneto continui a inanellare, anno dopo anno, risultati positivi, rivelandosi una delle Regioni più attente alla spesa sanitaria e al risparmio in questo settore. Siamo molto soddisfatti di questi risultati che – prosegue - vorremmo venissero riconosciuti, ponendo in evidenza che, ad oggi, ben poco si può fare di più rispetto a quanto già fatto nella farmaceutica. Ci piacerebbe quindi che, d'ora in poi, la politica regionale guardasse alla farmaceutica del territorio non come a un settore sul quale operare nuovi tagli, che danneggerebbero un importante servizio ai cittadini già gravemente penalizzato, ma investendo le risorse recuperate in forniture di nuovi servizi utili alla cittadinanza. Se si dovesse pensare a nuovi tagli e risparmi, sarebbe opportuno e giusto guardare ad  altri settori della sanità”. “Perché – conclude - crediamo che nessun settore sia esente da sprechi”.

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