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Giovedì 29 GENNAIO 2015
Sapienza verso l'Expo. Il 26 e 27 febbraio le 'Giornate di Carlo Cannella'. Al centro la sostenibilità della dieta mediteranea

L'evento è accreditato per 100 partecipanti e riconosce 6 crediti formativi. Si discuterà anche di obesità infantile e di iodioprofilassi. Lorenzo Maria Donini: "L'indebolimento della dieta mediterranea sta penalizzando le nostre produzioni agroalimentari e incide negativamente sulla salute". IL PROGRAMMA

Sostenibilità della dieta mediterranea, stato della iodioprofilassi in Italia e obesità infantile. Questi i temi cardine della 4° edizione delle ‘Giornate di Carlo Cannella’, che si svolgeranno alla Sapienza di Roma i prossimi 26 e 27 febbraio. Il convegno, accreditato per 100 partecipanti e che riconosce 6 crediti formativi, si inserisce all’interno delle iniziative di SapiExpo.

Interverranno docenti e scienziati provenienti dall’Italia e da tutti i Paesi che volgono lo sguardo al Mediterraneo. “Sarà analizzato e discusso l’impatto della sostenibilità della dieta mediterranea in termini ambientali, economici, sociali e nutrizionali – ha spiegato Lorenzo Maria Donini, docente al Dipartimento di Medicina sperimentale dell'Università La Sapienza di Roma – Si tratta di un modello certamente vincente, ma che negli ultimi anni è stato abbandonato, in maniera preoccupante, a vantaggio di nuove tendenze occidentali”.

Le due giornate serviranno anche a gettare le basi per un’inversione di rotta, “perché l’indebolimento della dieta mediterranea – prosegue Donini – sta penalizzando le nostre produzioni agroalimentari e impedisce al turismo di fungere pienamente da volano per la crescita”. Gli effetti sono enormi anche “a livello di salute: i nuovi regimi alimentari stanno contribuendo al proliferare dell’obesità infantile e all’incremento delle malattie cardiovascolari”.

Altro asse tematico dell’iniziativa risiede nella iodioprofilassi. “Si tratta di una componente essenziale per promuovere quelle politiche di prevenzione che stanno assumendo una dimensione sempre più importante. Sino a oggi si è puntato essenzialmente sul sale iodato – osserva Donini – ma esso può comportare effetti collaterali e quindi è importante individuare fonti alimentari alternative”.

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