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Lunedì 16 FEBBRAIO 2015
Anteprima/2. Pma. Alla Stato Regioni i requisiti strutturali e per la formazione dei valutatori dei centri

Dai requisiti strutturali e tecnologici alla formazione dei valutatori, fino all'istituzione di un Albo nazionale. Questi i contenuti del documento elaborato dal ministero della Salute che verrà prossimamente esaminato dalla Conferenza Stato Regioni. IL DOCUMENTO.

Criteri per le visite di verifica dei requisiti strutturali,tecnologici e organizzativi dei centri di procreazione medicalmente assistita (Pma), requisiti per l'accesso al programma di formazione dei valutatori addetti alle visite di verifica dei requisiti di questi centri e realizzazione di un Albo nazionale dei valutatori. Questi i contenuti dello schema di accordo che dovrà essere esaminato dalla Conferenza Stato Regioni.
 
Nel documento si specifica che le Regioni, con propri provvedimenti, dovranno recepire il presente accordo entro sei mesi dalla sottoscrizione dello stesso. Sempre le Regioni saranno poi incaricate di programmare verifiche e controlli presso i centri di Pma avvalendosi del Centro nazionale trapianti (Cnt).

Il Cnt dovrà invece predisporre, in collaborazione con le Regioni, un programma di formazione di valutatori addetti alle visite di verifica dei centri con esame finale di qualificazione. Il Ministero della Salute, tramite il Cnt, istituirà un Albo nazionale. Il team di verifica dovrà essere composto da almeno un valutatore regionale, uno del Cnt e uno appartenente all'Albo nazionale.
Le Regioni si dovranno impegnare entro 24 mesi a completare le prime visite di verifica pressi i centri per la Pma.

Questi i requisiti richiesti per l'accesso al programma di formazione dei valutatori:
- diploma di laurea universitario in ambito sanitario o titoli equiparati;
- aver maturato un'esperienza lavorativa in ambito sanitario di almeno 3 anni;
- conoscenze e competenze specifiche nel campo dei sistemi di gestione per la qualità;
- conoscenze dei principi, procedure e tecniche relative ai processi di audit;
- conoscenze dei modelli dì autorizzazione/accreditamento della normativa di riferimento e delle problematiche correlate;
- eventuali esperienze come valutatori dei sistemi di qualità.
 
Richieste, infine, ulteriori caratteristiche personali elencate nel documento oltre alla presentazione di un curriculum vitae in formato europeo.

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