I tagli della Stabilità. Ancora rinviata l’intesa tra Stato e Regioni

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Giovedì 19 FEBBRAIO 2015
I tagli della Stabilità. Ancora rinviata l’intesa tra Stato e Regioni

Nulla di fatto in Conferenza Stato Regioni. Il Governo ha recepito le proposte approvate oggi delle Regioni, ma per l’intesa è tutto rinviato alla prossima settimana. Confermata rinuncia ad aumento Fondo sanitario 2015 mentre dovrebbe essere stato rimodulato l'impatto sulla farmaceutica. Chiamparino: "Regioni hanno trovato intesa. Ora spetta al Governo".

Tutto rinviato alla prossima settimana. “Oggi le Regioni hanno consegnato la proposta da loro approvata stamattina – ha sottolineato Gianclaudio Bressa, sottosegretario agli Affari regionali al termine della Conferenza.

L’impianto delle misure, come confermato dallo stesso Bressa, ricalca quello già anticipato nelle scorse settimane con alcune novità per quanto riguarda la farmaceutica e in ogni caso prevede la rinuncia delle Regioni all’aumento del Fondo sanitario per il 2015.

“L’impianto è quello – sottolinea Bressa – ma su come all’interno di questa cornice verranno fatti i tagli è ancora oggetto di discussione”. In ogni caso Bressa ha precisato che il prossimo appuntamento è fissato per il prossimo 25 febbraio in Conferenza Unificata (la scadenza per l’intesa è il 28 febbraio).
Che l'intesa potesse slittare lo aveva già anticipato stamattina il presidente delle Regioni Sergio Chiamparino che aveva in ogni caso annunciato dopo la riunone dei presidenti che "le Regioni hanno trovato un accordo”. Ma Chiamparino aveva anche precisato che "da quanto mi è stato riferito sembra che il governo voglia procedere a nuovi chiarimenti per l'intesa finale per parte nostra, noi regioni un accordo lo abbiamo trovato anche se non è stato semplice, soprattutto per quanto riguarda la sanità dove abbiamo operato con molti sforzi una rimodulazione della spesa farmaceutica".

Sempre sulla sanità - ha ricordato - il governo ci ha sollecitato a mettere a punto una maggiore flessibilità e a questo punto vedremo la risposta dell'esecutivo” che però è slittata di un'altra settimana.