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Mercoledì 25 FEBBRAIO 2015
Codici bianchi e ticket. A noi mmg l'onere? Ma non scherziamo



Gentile Direttore,
leggo con interesse l'intervista di Diego Piazza riportata dal Suo giornale il 24/02, e ne condivido certamente la critica all'impianto federalistico della Sanità che va doverosamente riformato nell'interesse di tutti i fruitori del Servizio Sanitario Nazionale.

Stupisce però la conclusione, a mio avviso sconcertante, semplicistica ed illogica, di prelevare l'importo dei ticket per i codici bianchi dal budget della Medicina del Territorio, che lo stesso Piazza nella frase precedente definisce "mancante". Ho proceduto in data odierna ad un controllo della situazione dei suddetti codici nelle strutture di Pronto Soccorso della mia Regione (il Lazio), rendicontate pubblicamente nel sito regionale (http://www.regione.lazio.it/accessiprontosoccorso/), e alle ore 9,56 la somma dei pazienti in attesa, in trattamento ed in osservazione ammonta a 1471 unità, delle quali 28 codici bianchi, pari pertanto ad una percentuale del 1,90%.

Va peraltro ricordato che tale 1,90% corrisponde alla somma di tutti i codici bianchi, non solo di quelli inviati dai Medici di Medicina Generale, essendo di comune nozione (o almeno dovrebbe esserlo...) che un cittadino si reca al Pronto Soccorso anche (e direi soprattutto) in modo spontaneo, non per invio...sarebbe interessante quindi vedere quanto siano stati inviati dai Medici, e di questi quanti inappropriatamente, prima di addentrarsi in improbabili teorizzazioni!

Credo quindi che la fonte di finanziamento che il Collega ritiene di togliere dal budget della Medicina del Territorio in favore della Medicina dell'Emergenza potrebbe al massimo essere impiegata per qualche caffè.

Francesco Buono
Medico di Medicina Generale
Roma

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