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Mercoledì 25 FEBBRAIO 2015
Crisi Pronto Soccorso. Smi: “Ok Lorenzin: via blocco del turnover”

Così il segretario generale dello Smi, Pina Onotri, ha commentato le dichiarazioni del ministro della Salute. "Ma serve molto di più: risorse per il territorio e gli ospedali, fine dei tagli dei posti letto e sto al precariato". Onotri giudica, invece, "gravi" e "inaccettabili" le accuse ai medici di famiglia da parte di qualche sindacato ospedaliero per il mancato filtro.

Il Sindacato dei Medici Italiani apprezza la disponibilità del ministro della Salute Beatrice Lorenzin a togliere il blocco del turn over nel Ssn. Per il segretario generale Smi, Pina Onotri, "però non basta. Serve molto di più per uscire da una crisi che non colpisce solo i Pronto soccorso, ma la rete di emergenza-urgenza, le cure primarie e gli ospedali di molte parti del nostro Paese".
 
"Quello del ministro Lorenzin – continua Onotri – è un buon inizio, finalmente si sblocca una situazione che perdura da molto tempo e che ha portato le corsie dei nostri ospedali al collasso. Ci sono, però, due strade – aggiunge – continuare con interventi parziali, magari inseguendo i luoghi comuni di alcuni sindacalisti, come Diego Piazza dell’Acoi che chiede che i ticket per i codici bianchi siano prelevati 'dai budget dei medici di base che hanno inviato in maniera impropria persone al pronto soccorso', avviando così una sterile e controproducente guerra tra camici bianchi. Oppure potenziare davvero con stanziamenti adeguati il territorio, gli ospedali e la rete di urgenza-emergenza".
 
"Lo Smi - conclude Onotri - su questo terreno è disponibile al confronto e a trovare soluzioni concrete, ma ponendo sul tavolo le molte criticità della nostra sanità pubblica: precariato pervasivo ed endemico, cure primarie senza risorse e con una legge Balduzzi che ne snatura compiti e capacità di risposta alla domanda di salute, depotenziamento del 118, tagli dei posti letto e del personale negli ospedali e, chiaramente, blocco del turn over. Diamo risposte a questi problemi, in modo organico, e riusciremo a dare sicurezza ai cittadini che si scontrano, sempre più spesso, con disservizi inaccettabili, ma anche ai medici che operano in condizioni di lavoro vergognose". 

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