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Mercoledì 18 MARZO 2015
Umanizzazione delle cure. La sfida per ridurre i costi della sanità: se ne parla il 20 marzo a Venezia

Il convegno nazionale organizzato dall’Ordine degli psicologi del Veneto, sarà un'occasione di confronto tra esperti, manager e politici sull'umanizzazione delle cure, alla vigilia del nuovo Piano socio-sanitario regionale. Verrà messo a fuoco il contributo che può fornire la psicologia alla sanità che cambia, diventando soggetto attivo nella programmazione regionale.

Umanizzazione delle cure e il ruolo dello psicologo nella sanità che cambia. Si discuterà di questo venerdì 20 marzo a Venezia (dalle 9,30 alle 16, aula magna dell’Ateneo Veneto) in un convegno nazionale organizzato dall’Ordine degli psicologi del Veneto su “La dimensione psicologica dell’umanizzazione delle cure”. Interverranno esperti, politici e manager della sanità nazionale e regionale che si confronteranno su un obiettivo chiaro, già previsto nel Piano socio-sanitario del Veneto 2012-2016: quello di rendere più accoglienti e a misura d’uomo gli ospedali e più umano l’approccio con il paziente.

Porre la persona al centro dell’attenzione e puntare sulla prevenzione, infatti, significa non solo coinvolgere di più il paziente e dargli maggiore soddisfazione, ma anche risparmiare sui costi della sanità pubblica in termini di minori contenziosi, di minore uso di farmaci e di ospedalizzazione ridotta. Su queste linee l’Ordine degli psicologi chiederà al governo un impegno concreto, non solo buone intenzioni, impegno che favorisca l’integrazione di diverse discipline per produrre una migliore qualità dell’assistenza e della prevenzione, tanto nei presidi ospedalieri quanto sul territorio.

Come si può prescindere, infatti, dal contributo dello psicologo nel rapporto donatore e ricevente, per esempio, nel momento in cui un paziente si sottopone ad un trapianto? O nella neonatologia in presenza di problemi post partum? O di fronte ad una diagnosi di un tumore, situazione “dove umanizzare è difficile”, per usare le parole di Umberto Tirelli, direttore dell’Istituto nazionale dei tumori di Aviano che interverrà al convegno durante i lavori della mattinata?

Per questo gli psicologi chiedono un maggiore coinvolgimento nella stesura del nuovo Piano socio-sanitario regionale, consapevoli che i modelli scientifici oggi disponibili consentono di valutare con precisione i risultati prodotti dall’attività psicologica che risulta perfettamente sostenibile sul piano economico e sociale.

Il convegno costituirà l’occasione di confronto sullo stato dell’arte anche in Veneto e metterà a fuoco il contributo che può fornire la psicologia alla sanità che cambia, diventando soggetto attivo nella programmazione regionale. Secondo il Tribunale del malato oggi si investe troppo poco sulla prevenzione psicologica nonostante molte malattie siano collegate all’aspetto psicologico. L’umanizzazione delle cure, allora, rappresenta la nuova frontiera di una sanità sempre più attenta al benessere delle persone oltre che alla sostenibilità economica, sociale e professionale.

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