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Giovedì 26 MARZO 2015
Atto medico. Silvestro (PD) stronca l’ipotesi: “Una proposta anacronistica che vuole riportarci ai tempi dei comandanti, degli ufficiali e della truppa”

La senatrice ed ex presidente dell’Ipasvi non ha gradito la proposta della collega di partito D’Incecco. E manifesta anche perplessità sulla sua possibilità di andare avanti. “Ma se porterà finalmente a un dibattito sulle professioni sanitarie, medici compresi, nel PD, ben venga”.

"Una proposta di legge sul l'atto medico del PD? Non mi risulta proprio e non risulta neanche al Responsabile sanità del PD. Se la proposta di legge - peraltro non ancora depositata - firmata da 11 deputati porterà finalmente ad un dibattito dentro il PD e nel parlamento sulle relazioni tra le professioni sanitarie, medici compresi, e sulle competenze di ogni famiglia professionale sanitaria: bene, ben venga”. Commenta così Annalisa Silvestro, ex presidente Ipasvi e senatrice PD, sulla pagina Facebook dell’Ipasvi la proposta della collega di partito Vittoria D’Incecco anticipata ieri da QS.
 
“Ci sono molti altri deputati e senatori, non solo del PD, interessati al tema – prosegue Silvestro - e a dire la loro anche discostandosi, e di molto, da quanto definito in quella proposta. Per quanto mi riguarda, rilevo che la montagna della premessa - in cui ci sono alcuni errori da correggere prima di depositare la proposta di legge - ha partorito un topolino tripode”.
 
“Tre articoli facilmente discutibili e confutabili – aggiunge la senatrice - sia giuridicamente che professionalmente. Con questa proposta si vuole coltivare quell'idea che alcuni hanno reiteratamente richiamato: "...ma quale equipe..... in sanità si può tutt’al più parlare di equipaggio", dove c'è, evidentemente, un comandante, gli ufficiali e la truppa”.
 
“Penso di sapere chi si pensa debba essere la truppa e penso anche che a costoro piacerebbe molto che "la truppa" - come indicato nel comma 2 dell'art.1 della proposta di legge - possa "eseguire l'atto medico sotto la diretta supervisione e/o prescrizione" del medico stesso. Tutti i professionisti sanitari, infermieri in primis –scrive ancora Silvestro - si sono liberati 15 anni fa di un anacronistico mansionario; credo proprio che non intendano venga, se pur surrettiziamente, riproposto. Siamo nel 2015 e credo che si debba rimanere in questo millennio, pronti a dialogare ma anche a non accettare provocazioni e a difendere la professionalità e l'autonomia degli infermieri e di tutti i professionisti sanitari" .

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