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Venerdì 10 APRILE 2015
Piemonte. Insediata “Cabina regia” del Parco salute, ricerca e innovazione di Torino

Ne dà notizia l’assessore Saitta. L’annuncio segue alla firma del protocollo siglato il 26 marzo scorso con l’Università, l’AO Città della Salute e le Ferrovie dello Stato. “Un progetto ambizioso. Eviteremo gli errori del passato”.

L’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, ha insediato il 9 aprile la cabina di regia del Parco della salute, della ricerca e dell’innovazione di Torino, prevista dal protocollo siglato il 26 marzo scorso, insieme al il direttore regionale della Sanità, Fulvio Moirano, ed ai rappresentanti dei soggetti istituzionali coinvolti: Città, Università degli Studi-Scuola di Medicina, Azienda ospedaliera-universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino, Ferrovie dello Stato-società Sistemi Urbani.
 
Il cronoprogramma è stato fissato e prevede entro l’estate la definizione non solo del quadro economico, ma anche del finanziamenti disponibili e reperibili a livello nazionale ed europeo, coinvolgendo anche i privati; nel frattempo, saranno definiti gli indispensabili aspetti urbanistici e della programmazione sanitaria, dal dimensionamento ai contenuti del progetto sotto l’aspetto architettonico e paesaggistico così come la definizione del quadro delle esigenze puntuali: “Ci riuniremo ogni due settimane - ha annunciato Saitta - perché il lavoro da fare è molto e dobbiamo garantire il massimo livello di coordinamento e condivisione delle scelte, governare tutto il processo realizzativi affrontando anche questioni delicate come quelle urbanistiche ed ambientali relative ad esempio alla bonifica dell’area interessata dell’ex Fiat Avio. Prenderemo subito contatto con l’Autorità nazionale anticorruzione di Raffaele Cantone per condividere percorsi di trasparenza nei futuri appalti”.
 
Si è insediata anche la segreteria tecnica, che opererà avvalendosi degli enti strumentali e delle agenzie della Regione Piemonte, in particolare Finpiemonte per la parte economico-finanziaria ed Ires per gli aspetti di edilizia sanitaria e tecnologici, senza dimenticare il coinvolgimento dell’Agenas (Agenzia nazionale dei servizi sanitari). Lo scopo è valorizzare al massimo questi apporti tecnici e scientifici per evitare incarichi esterni per studi e progettazione.
 
“Sappiamo bene che si tratta di un progetto ambizioso - ha rimarcato l’assessore - e che dobbiamo evitare gli errori del passato: appena definito il masterplan e messa a punto la strategia di promozione nazionale e internazionale per ottenere i finanziamenti necessari, potremo presentarci in sede di valutazione governativa dimostrando come il Parco della salute consenta al Piemonte un significativo contenimento della spesa di gestione rispetto agli attuali presidi ospedalieri. Non realizzeremo un nuovo ospedale torinese, ma una grande infrastruttura sanitaria di rilevanza nazionale perché le Molinette non possono reggere a lungo senza interventi strutturali di edilizia sanitaria ed è urgente invece disporre di un polo moderno ed efficiente dove concentrare le alte complessità presenti oggi nella Città della Salute”.
 

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