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Venerdì 24 APRILE 2015
Sardegna. Sclerosi multipla, Cani (Pd): “Più attenzione dalla Giunta”

Nella provincia di Carbonia Iglesias la sclerosi multipla colpisce 210,4 persone ogni 100 mila abitanti. Un tasso ben più elevato rispetto al Centro (157) e al Nord Ovest (102). “È doveroso avviare una discussione per trovare soluzioni ai problemi dei pazienti”.Tra le proposte, la creazione di un Centro di riferimento sul territorio.

Lettera aperta del deputato del Partito Democratico Emanuele Cani al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e all'assessore della Sanità, Luigi Arru, per chiedere alla Giunta "una maggiore attenzione per il Sulcis Iglesiente in materia di sanita' e nello specifico per le persone costrette a convivere con la sclerosi multipla".

"Il territorio della provincia di Carbonia Iglesias ha, purtroppo, il primato di avere l'incidenza più alta di persone affette da sclerosi multipla - scrive -. I dati del Sulcis Iglesiente sono tutt'altro che confortanti: la malattia, caratterizzata da un disturbo infiammatorio cronico del sistema nervoso centrale, capace di degenerare in forme di disabilità gravi, colpisce 210,4 persone (le donne in misura decisamente maggiore) su 100 mila abitanti. Un tasso di prevalenza ben più elevato rispetto a quello (già notevole) registrato nelle altre due aree dell'Isola finora esaminate, il Centro e il Nord Ovest che contano, rispettivamente, 157 e 102 ammalati su una base sempre di 100 mila abitanti. Dati che emergono da uno studio compiuto dai medici e ricercatori del Centro sclerosi multipla dell'ospedale Binaghi assieme alla Divisione neurologica del Brotzu, al Dipartimento di salute pubblica dell'Università di Cagliari e quello di Epidemiologia e statistica medica dell'Università di Pavia".

Per Cani, “proprio alla luce di questi dati è necessaria una riflessione seria ed è doveroso avviare una discussione per far sì che si possano trovare soluzioni ai problemi delle persone costrette a fare i conti con i disagi e tutto ciò che comporta questa malattia. Da tempo proprio queste persone sollecitano la possibilità di avere un punto di riferimento nella propria zona che possa evitare le periodiche trasferte a Cagliari. Fra le richieste anche quella di creare, nel territorio, un vero e proprio Centro di riferimento per l'assistenza ai pazienti, composto da tutte le figure professionali in modo da evitare i viaggi alle persone che, proprio a causa di questa malattia, hanno difficoltà a muoversi e sentono più di altre la fatica degli spostamenti, anche quando essi sono minimi".

 

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