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Lunedì 27 APRILE 2015
Manovra sanità. Civis a Lorenzin: “No a riduzione fondi per volontariato del sangue”

I donatori volontari italiani esprimono ferma contrarietà alle ipotesi contenute nell'ultima proposta fatta dal Governo che, oltre ad equiparare le Associazioni di donatori a "fornitori di beni e servizi", impone un taglio lineare sommario ai rimborsi per le attività effettuate, con il rischio di mandare in default l'intero sistema.

Il Civis (Coordinamento interassociativo volontari italiani del sangue) costituito da Avis, Fidas, Ffratres e Cri sezione donatori, in rappresentanza degli oltre 1.700.000 donatori di sangue italiani, ha espresso in una nota "sconcerto" per i tagli confermati nella nuova proposta di intesa tra Regioni e Governo relativa al settore trasfusionale.

"Risulta di fatto confermata l’intenzione di ridurre i rimborsi relativi alla mobilità extraregionale di sangue ed emocomponenti ed ai contributi previsti dalla Legge 219/05 per le Associazioni e Federazioni di volontariato del sangue a svolgimento degli importanti compiti di promozione della donazione, di chiamata del donatore e di raccolta di sangue ed emocomponenti, orientando inoltre i cittadini verso stili di vita sani e positivi. Questi possibili nuovi tagli, come già espresso con determinazione negli ultimi anni dal Civis - spiega la nota - mettono a rischio gli sforzi volti ad assicurare in quantità, qualità e sicurezza le necessità di sangue e dei suoi derivati per tutti i cittadini bisognosi di terapia trasfusionale, vanificando un patrimonio che, inoltre, rappresenta un notevole risparmio per la sanità pubblica. Un risparmio che non può essere trascurato e, tantomeno, vanificato, ostacolando il funzionamento delle sedi associative e mettendo in crisi il sistema trasfusionale nazionale".

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