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Mercoledì 29 APRILE 2015
Abruzzo. Febbo e Sospiri (Fi): “Revocare la chiusura della chirurgia all'ospedale di Atessa”

La richiesta in una risoluzione in cui si sollecita la riapertura del tavolo tra i rappresentanti del Comune, Asl e Regione, per delineare definitivamente una strategia di crescita e sviluppo del presidio ospedaliero. La chiusura era stata decisa nell’ambito del piano di razionalizzazione della spesa sanitaria.

I Consiglieri regionali di Forza Italia, Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri, chiedono la revoca del provvedimento dirigenziale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti che ha sospeso l'attività chirurgica dell'ospedale di Atessa e di riaprire subito il tavolo della trattativa tra i rappresentanti del Comune, Asl Regione Abruzzo, per delineare definitivamente una strategia di crescita e sviluppo del presidio ospedaliero. Sull'argomento, il gruppo consiliare di Forza Italia ha presentato una risoluzione che sarà discussa nella prossima seduta del Consiglio regionale (5 maggio).

"La risoluzione con la richiesta di revoca – spiegano Febbo e Sospiri in una nota – si è resa necessaria poiché il Commissario ad acta Luciano D'Alfonso e l'Assessore Silvio Paolucci hanno totalmente disatteso quanto già approvato dal Consiglio regionale del 9 aprile. In quella seduta è stata approvata all'unanimità, e quindi votata anche da D'Alfonso e Paolucci, una risoluzione con la quale è stata riaperta una trattativa (tavolo istituzionale) tra Commissario ad acta, Assessorato regionale, Asl e Comune di Atessa. Purtroppo, mancando indicazioni e direttive precise da parte del Commissario e/o dell'Assessorato, i vertici aziendali della Asl non hanno sospeso gli effetti del provvedimento. Come abbiamo già sostenuto in occasione della risoluzione sui Punti nascita approvata anche con i 4 voti dei Consiglieri di maggioranza, ma disattesa dal Governo regionale, anche per l'Ospedale di Atessa metteremo in campo tutte le forme di ostruzionismo dirette ed indirette tese a far riconoscere l'efficacia dei pronunciamenti dell'Assemblea regionale".

"Abbiamo già dimostrato in occasione dell'ultimo Consiglio regionale del 21 aprile e durante i lavori delle Commissioni consiliari dei giorni successivi – aggiungono i due Consiglieri regionali – che Forza Italia e gli altri gruppi del centrodestra sono in grado di bloccare e paralizzare ogni attività deliberativa se dovesse perseverare questo atteggiamento di arroganza e di sfida da parte del Presidente D'Alfonso e dell'Assessore Paolucci".

Febbo e Sospiri spiegano quindi che nella risoluzione è stato  posto in evidenza come “non si possa affatto sottovalutare la centralità di Atessa, che produce 1/3 del Pil della Regione Abruzzo. Inoltre il San Camillo de Lellis ha ottenuto i più alti indici di gradimento da parte dei pazienti per la qualità dei servizi e prestazioni sanitarie offerte; tra l'altro il presidio di Atessa è l'unico immobile della Asl della zona dotato di una struttura a norma e antisismica. Circa 6.000 cittadini hanno firmato una petizione contro il depotenziamento del ‘San Camillo De Lellis’ e tutti i Sindaci del comprensorio del Sangro si sono espressi in maniera negativa alla chiusura del blocco chirurgico manifestando palesemente la loro contrarietà anche duranti i lavori del Consiglio regionale".

"Il Governo regionale – rimarcano Febbo e Sospiri – si ostina nella sua azione di depotenziamento del Presidio ospedaliero di Atessa che porterà inevitabilmente alla sua chiusura e al conseguente impoverimento di un territorio strategico e importante per tutta la regione".

 

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