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Sabato 23 MAGGIO 2015
Prostatite cronica. Meno dolore con l’agopuntura

Sebbene attualmente esistano diversi approcci alla CP/CPPS, tra cui antibiotici, alfa-bloccanti e agenti anti-infiammatori, un team di ricercatori turchi ha osservato che nessuno di questi si è dimostrato totalmente efficace. 

(Reuters Health) – Secondo alcuni ricercatori turchi l’agopuntura può ridurre il dolore e migliorare la qualità della vita in uomini con prostatite cronica/sindrome dolorosa pelvica cronica (CP/CPPS). Sebbene attualmente esistano diversi approcci alla CP/CPPS, tra cui antibiotici, alfa-bloccanti e agenti anti-infiammatori, il team di ricerca ha osservato che nessuno di questi si è dimostrato totalmente efficace. 

Mete Cek, del Trakya Medical School di Edime, in Turchia, ha condotto un trial insieme ai colleghi in cui 100 pazienti urologici ambulatoriali sono stati assegnati random a ricevere un trattamento di agopuntura bilateralmente in sette punti o una simulazione in punti adiacenti. I pazienti avevano dai 22 ai 49 anni e tutti avevano sofferto di un dolore pelvico o fastidio per almeno tre dei sei mesi precedenti e la loro sindrome era refrattaria alle terapie convenzionali.

Gli uomini nel gruppo di trattamento sono stati sottoposti a sei sedute a settimana di agopuntura applicata in sette punti: due sul sacro, uno sul gluteo, uno sul perineo, uno sotto l’ombelico e due nella parte inferiore della gamba. Gli individui del gruppo placebo hanno subito l’inserimento di aghi di un cm a sinistra di ciascuno di questi sette punti.

Sono stati gli stessi partecipanti a riportare i loro punteggi basati sul Chronic Prostatitis Symptom Index alla sesta, ottava, sedicesima e ventiquattresima settimana.

Dei 91 uomini che hanno completato sei settimane di trattamento e tutte le successive visite, all’ottava settimana di follow-up il tasso di risposta per il gruppo dell’agopuntura, misurata da almeno un 50% di riduzione rispetto al basale del National Institutes of Health Chronic Prostatitis Symptom Index, era di 92% rispetto al 48% del gruppo sottoposto a falso trattamento (p>0.001). La differenza tra i gruppi è rimasta statisticamente significativa anche alla settimana 24.

Secondo quanto riportato online il 5 maggio dal Prostate Cancer and Prostatic Diseases, i ricercatori non hanno riferito di effetti avversi sia nel trattamento con agopuntura che con la simulazione.

"Esiste una sufficiente evidenza del valore dell’agopuntura per allargarne l’uso nella medicina convenzionale sotto questo aspetto e incoraggiare ulteriori studi sulla sua fisiologia e sul valore clinico”, hanno concluso i ricercatori. Gli autori non hanno risposto a una richiesta di commento.

Un altro ricercatore, invece, si mantiene più cauto. Nel 2012, sul Journal of Andrology, Paul Posadzki e colleghi hanno pubblicato i risultati della loro revisione sistematica sull’agopuntura nella CP/CPPS. Basandosi su nove trial randomizzati controllati che hanno rispettato i criteri di inclusione, Posadzki e colleghi hanno concluso che “l’evidenza che l’agopuntura curi la CP/CPPS è incoraggiante. Tuttavia, la quantità e qualità delle evidenze esistenti non permettono di arrivare a delle conclusioni definitive”.

"Credo che questo studio colmi il vuoto nella base di conoscenza che avevamo individuato pochi anni fa”, ha affermato Posadzki, attualmente assegnista di ricerca alla Lee Kong Chian School of Medicine, all’Imperial College di Londra e alla Nanyang Technological University di Singapore. “Detto questo, credo anche che ci siano ancora molte cose da fare in questo campo prima di poter tirare conclusioni più definitive”.

Inoltre, poiché entrambi i gruppi hanno riferito una significativa riduzione dei sottopunteggi basati sul Chronic Prostatitis Symptom Index durante il periodo di follow-up, “non può essere ignorata l’esistenza di effetti fisiologici non specifici e probabilmente di effetti placebo psicologici”, ha concluso Posadzki.

FONTE: Prostate Cancer and Prostatic Diseases 2015
 
Scott Baltic
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science) 

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