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Lunedì 25 MAGGIO 2015
Specializzazioni. Cisl Medici Giovani: “Calcolo fabbisogno sia applicato anche per accesso alla laurea in Medicina”

E’ una delle proposte del sindacato che sottolinea anche diverse criticità del decreto appena approvato. Garanzia pari diritti per i partecipanti al concorso, date certe e modifiche ai criteri con cui calcolare il fabbisogno di specializzandi che non può essere legato ai pensionamenti.

“Apprezzabile l’aumento delle borse a 6mila unità, ma restano criticità da risolvere”. Così in una nota la Cisl Medici Giovani. Eccole:
 
- pari diritti per tutti i partecipanti al concorso: visti gli spiacevoli avvenimenti dell’ultimo concorso appare indispensabile garantire un’organizzazione rigorosa e quesiti che si prestino ad una soluzione univoca e non appellabile. Inoltre per una valutazione realmente meritocratica riteniamo opportuno ridurre al minimo il punteggio assegnato per il curriculum.
 
- date certe per il concorso: recependo il decreto del MIUR sui nuovi regolamenti concorsuali occorre rispettare la data del 30 aprile di ogni anno per l’emanazione del bando. I concorrenti devono avere la certezza di una data certa per programmare il loro futuro professionale che è legato strettamente alla data del concorso.
 
- calcolo del fabbisogno: il numero di nuovi specialisti non può essere legato al numero di pensionamenti. La medicina è totalmente cambiata rispetto ai decenni precedenti e occorre agganciare il numero di borse al fabbisogno reale, basato sui dati epidemiologici facilmente reperibili a tutti. La Sanità del presente e del futuro, non più ospedalo-centrica, ha bisogno di specialisti dedicati.
 
“Sebbene possa sembrare impopolare – conclude il sindacato - chiediamo che il calcolo del fabbisogno sia applicato anche all’accesso all’Università di Medicina. Perché aprire le porte al doppio degli studenti rispetto alle borse di specializzazione che possiamo garantire? Crediamo che le borse per gli specializzandi debbano aumentare e parallelamente occorra rimodulare il numero di accessi a Medicina per riassorbire l’esubero di giovani laureati che non trovano spazio nelle scuole di specializzazione”.

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