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Martedì 26 MAGGIO 2015
Emilia Romagna. Assessorato alla sanità taglia i dirigenti. Nel 2015 risparmi per 1,1 mln

Sono 11 i dirigenti in meno dall'inizio della legislatura e ulteriori 11 interromperanno il rapporto con l'assessorato entro la fine dell'anno. Nel 2016 il risparmio salirà a 2,4 mln su base annua. Lo hanno annunciato i tecnici dell'assessorato in una informativa alla commissione regionale Salute e Politiche sociali.

"Un taglio dei costi” e dei dirigenti dell'assessorato regionale della sanità, con "un risparmio quantificato dal 2016 in 2,4 milioni su base annua (nel 2015 il risparmio previsto e' pari a 1,1 milioni di euro)". Lo hanno annunciato i tecnici dell'assessorato alla Sanità dell’Emilia Romagna nel corso di una informativa alla commissione regionale Salute e Politiche sociali, presieduta da Paolo Zoffoli. A fare il punto sull’incontro di ieri tra i tecnici e la commissione è una nota diffusa dall’Assemblea legislativa.

Il taglio dei costi delle strutture,recita il provvedimento riportato nella nota, sarà “derivante, principalmente, dalla riduzione, già in atto, dei dirigenti (sono 11 i dirigenti in meno dall'inizio della legislatura e ulteriori 11 interromperanno il rapporto con l'assessorato entro la fine dell'anno), per un risparmio quantificato dal 2016 in 2,4 milioni su base annua (nel 2015 il risparmio previsto è pari a 1,1 milioni di euro)". Al contrario, "è stato pianificato il potenziamento delle figure dei professional, che passeranno da 9 a 14 unità".

I consiglieri Pd Alessandro Cardinali, Giuseppe Paruolo e Paolo Zoffoli hanno rimarcato l'importanza di arrivare a "un'Agenzia sanitaria regionale meno strutturata ma più attenta alla progettualità", un organismo “efficiente che sappia interfacciarsi con gli altri settori". Inoltre, il Pd ha richiesto, nella fase di riordino, un maggiore "coinvolgimento degli enti locali e dei sindacati".

Raffaella Sensoli (M5s), rilevando "lacune nel modello organizzativo precedente", ha chiesto "criteri selettivi stringenti nella scelta dei professional", oltre a rimarcare la "necessità di non delegare al settore privato i servizi indeboliti con il depotenziamento dell'Agenzia".
 

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