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Martedì 26 MAGGIO 2015
Lombardia. Mancano fondi all’Istituto Ciechi. Aprea: “La Regione farà sua parte”

I fondi sono necessari per assicurare la partenza dei corsi di formazione del prossimo anno. All'erogazione delle risorse provvedeva la Provincia, ma ora se ne dovrà occupare la Città Metropolitana di Milano. L’assessore regionale all'Istruzione assicura che il diritto allo studio dei giovani portatori di disabilità sarà garantito.

“L'allarme dell'Istituto Ciechi per la mancanza dei fondi necessari ad assicurare la partenza dei corsi di formazione del prossimo anno formativo riguardano quei fondi che l'ente Provincia ha sempre assicurato allo stesso Istituto, di cui dovrebbe farsi carico ora la Città Metropolitana. Auspichiamo - che la città Metropolitana faccia la sua parte ed assicuriamo che faremo sempre la nostra per dare risposte serie a chi ne ha bisogno". Ad affermarlo, in una nta, è Valentina Aprea assessore all'Istruzione, Formazione professionale e Lavoro di Regione Lombardia in merito alle difficoltà denunciate dal presidente dell'Unione Ciechi e Ipovedenti. Con la riforma delle pronvice, infatti, a partire dal 2015 la Città Metropolitana di Milano ha sostituito la Provincia.

“E’ utile precisare - ha voluto aggiunge Aprea - che tutte le politiche di Regione Lombardia per assicurare il diritto allo studio dei giovani portatoti di disabilità non hanno subito alcuna riduzione. Inoltre - ha proseguito - anche per le persone ipovedenti non più in età di obbligo di istruzione o che hanno già conseguito dei titoli di istruzione e formazione (che non potrebbero quindi partecipare ai corsi di Istruzione e Formazione Professionali per il conseguimento della qualifica), Regione ha messo in campo strumenti fruibili nell'ambito dei programmi regionali di inserimento lavorativo. In particolare, ad esempio, il corso di centralinista, rivolto anche alle persone ipovedenti, può essere oggetto di uno specifico percorso di inserimento lavorativo con Dote Unica Lavoro, attivabile dall'Istituto in qualità di operatore accreditato al lavoro".
 

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