quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Mercoledì 27 MAGGIO 2015
Emilia Romagna. Anaao contro la Regione: “Basta proclami vuoti. Con i tagli al personale non si riducono le liste d’attesa”

I camici bianchi contro i vertici della Regione: “In periodo elettorale, avevano promesso e deliberato lo sblocco delle assunzioni” e ora “ci vengono a dire che i soldi non ci sono e che la stabilizzazione è rinviata”. E poi a Bonaccini e Venturi: “Chi è responsabile del settore non continui a nascondersi”.

I medici dell’Annao Assomed dell’Emilia Romagna attaccano la Giunta e in una lettera si rivolgono direttamente ai cittadini, al presidente Stefano Bonaccini e all’assessore alla Salute, Sergio Venturi. I camici bianchi evidenziano come “quello che un tempo era un Ssn invidiato da tutto il mondo, sta progressivamente scivolando nelle classifiche. Anche la Regione Emilia Romagna ha perso il suo primato”.
 
“In questo quadro preoccupante – si legge in una nota - l’Assessore Venturi, non sembra ad oggi molto interessato a dialogare con i professionisti della sanità, o meglio lo fa solo con alcune categorie, ma non perde occasione, e con lui il Presidente Bonaccini, di ammansire le folle agitando la carota dell’”abbattimento delle liste di attesa” ed incita i propri Direttori Generali ad operare nei modi i più fantasiosi per raggiungere l’inutile e irraggiungibile obiettivo. Forse dovrebbe dirci come con il taglio del 75% del personale imposto dal blocco delle assunzioni negli ultimi anni, si dovrebbe garantire almeno lo stesso numero di prestazioni erogate con personale a pieno regime, anzi aumentandole. Immaginiamo continuando a pretendere da noi centinai di migliaia di ore straordinarie non retribuite”.
 
I medici Anaao evidenziano poi come “la Regione Emilia Romagna in periodo elettorale, aveva promesso e deliberato lo sblocco della assunzione di molti colleghi che da tempo lavoravano con contratti brevi rinnovabili o peggio ancora con contratti libero professionali da fame, la famosa stabilizzazione dei precari. Questi colleghi con contratti di serie B hanno in questi anni di crisi contribuito a garantire la tenuta del sistema. Ma come si dice: “Passata la festa, gabbato lo Santo” ed oggi (anzi ieri) ci vengono a dire che i soldi non ci sono e che la stabilizzazione è rinviata. Abbiamo letto di nuove assunzioni di medici e dirigenti sanitari in numeri faraonici per i tempi di crisi, proprio per garantire l’abbattimento delle liste di attesa. Ci chiediamo:  nuovi  contrattisti  sfruttati  o  professionisti  giustamente  valorizzati?  Al momento assistiamo ad assunzioni nulle o con il contagocce ed a rimaneggiamenti in stile gioco delle tre carte”.
 
“L’Anaao – conclude la nota - non è così ingenua da non rendersi conto che i problemi di sostenibilità della spesa sanitaria sono andati via via aumentando e non nega che il tema vada affrontato, ma chiede con forza che chi è responsabile del settore non continui a nascondersi dietro a proclami vuoti e populisti e non sfugga al confronto. Noi ci siamo”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA