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Giovedì 28 MAGGIO 2015
Sicilia. Procura su morte Nicole: assolto il 118, sotto accusa i medici della clinica

Depositata la perizia medico legale sulla morte della neonata, avvenuta il 12 febbraio scorso a Catania. Per i periti “tutte le questioni inerenti alla organizzazione del Sues 118 non hanno rilevanza”, mentre “non può essere condivisa” la “condotta professionale" della ginecologa, del neonatologo e dell'anestesista della clinica Gibiino.

“Arresto irreversibile delle funzioni vitali consecutivo a grave sofferenza acuta fetale". E' morta per questo la piccola Nicole, la neonata deceduta il 12 febbraio scorso poche ore dopo la nascita avvenuta nella clinica Gibiino di Catania mentre era in ambulanza diretta a Ragusa per la mancanza di posti letto nell'Unita' di terapia intensiva neonatale negli ospedali del capoluogo etneo e a Siracusa. Lo scrivono i periti nominati dalla Procura (il medico legale Giuseppe Ragazzi, la ginecologa Claudia Giuffrida e la neonatologa Eloisa Gitto) nella relazione redatta a seguito dell'autopsia sul corpo della piccola.

Se i tre esperti, nella relazione di 92 pagine, assolvono però il 118 in quanto “tutte le questioni inerenti alla organizzazione del Sues 118 (sulle quali non p compito nostro entrare) non hanno nel caso in esame alcuna rilevanza causale e concausale", diversamente va per i medici della clinica. Per i periti, infatti, "la condotta professionale" della ginecologa M. A. P. "non può essere condivisa" perché non si sarebbe accorta della sofferenza di Nicole. "La stessa cosa - scrivono i periti – deve intendersi per quanto attiene alla condotta del neonatologo A. D.P. e dell'anestesista G. G.".

La neonata, infatti, era già “in condizioni cliniche terminali” “prima della partenza” dell’ambulanza e “i valori di saturazione clinici riportati non sembrano essere riferibili al quadro istologico dei polmoni".

Restano ancora aperti i quesiti sull'uso dell'ambulanza privata utilizzata per il trasferimento, che non avrebbe avuto i requisiti necessari a trasportare una neonata in crisi respiratoria.
 
L'inchiesta era stata aperta dal procuratore Giovanni Salvi dopo la denuncia dei familiari della piccola Nicole, che avevano segnalato anomalie nella gestione del parto e del successivo trasferimento della piccola in ambulanza. Sulla vicenda sono aperte anche due inchieste amministrative: una del ministero della Salute, che ha inviato degli ispettori, e dalla Regione Sicilia.

 

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