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Lunedì 08 GIUGNO 2015
Calabria. La guerra sugli ospedali. Pallaria (Lavori Pubblici): “Per Sibaritide c'è già un contratto”

Non si fermano in Calabria le polemiche sugli investimenti per l’edilizia ospedaliera. Da una parte i timori di sindaci e cittadini sulla mancanza di fondi, dall’altra le scelte della Regione. Al centro della discussione, stavolta, l'ospedale della Sibaritide. Il direttore generale del dipartimento Lavori pubblici della Regione, Domenico Pallaria: "Niente allarmismi, si farà".

“In relazione ad alcune notizie diffuse sulla stampa in data odierna circa una presunta messa in discussione della realizzazione del nuovo ospedale della Sibaritide, per mancanza di copertura finanziaria, mi preme, in qualità di RUP (Responsabile Unico del Procedimento), smentire categoricamente tali notizie perché assolutamente infondate e non rispondenti al vero”. Ad affermarlo, in una nota, il direttore generale del dipartimento Lavori pubblici della Regione Calabria, Domenico Pallaria.

“Colgo, anzi, l’occasione – prosegue la nota - per informare che il nuovo ospedale della Sibaritide è stato oggetto di una regolare gara d’appalto e che è stato sottoscritto il contratto con l’impresa aggiudicataria dei lavori. La stessa impresa, nel rispetto dei termini contrattuali, dovrà presentare, a breve, la progettazione definitiva ed esecutiva dell’opera trattandosi di appalto integrato. Colgo, altresì, questa opportunità per informare l’opinione pubblica che, al fine di realizzare i necessari collegamenti viari per l’accesso al nuovo ospedale, il Presidente della Regione Mario Oliverio ha inserito in un programma di utilizzazione delle risorse FSC (Fondi Sviluppo Coesione) la somma complessiva di otto milioni di euro da contrattualizzare improrogabilmente entro il 31 dicembre 2015”.

Tale somma, spiega la nota, servirà per:
1) Lavori di miglioramento della strada in località Insiti dove sorgerà il nuovo ospedale;
2)  La realizzazione dello svincolo sulla SS.106;

“Nelle prossime settimane, sarà effettuata una verifica già programmata dello stato della elaborazione della progettazione da parte dell’impresa come da calendario e da cronoprogramma stabilito. Tanto si doveva, al fine di evitare confusioni ed inutili allarmismi”, conclude Pallaria.

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