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Giovedì 18 GIUGNO 2015
Medici e limiti alla pubblicità. Consiglio di Stato sospende multa Antitrust a Fnomceo

In attesa del pronunciamento decisivo che arriverà in novembre i giudici sospendono la multa comminata dall'Agcm alla Federazione degli ordini dei medici. Il Tar l'aveva già dimezzata da 830 mila a 415mila euro in aprile. Chersevani: "È un ulteriore, importante passo verso l’accoglimento delle tesi della Fnomceo a difesa del valore del  Codice Deontologico". Conte: “Positiva la sospensiva perché vuol dire che nostre motivazioni solo valide e da tenere in considerazione”. L'ORDINANZA

Il Consiglio di Stato ha sospeso con un'ordinanza la sanzione comminata dall’Antitrust alla Fnomceo in merito alla presenza nel Codice deontologico di norme che limitavano la pubblicità per i professionisti. L’Agcm aveva multato la Federazione per 830mila euro. Una sanzione però che era stata dimezzata dal Tar del Lazio ad aprile e che ora è stata sospesa dal Consiglio di Stato in attesa della pronuncia definitiva che arriverà a novembre dopo il ricorso presentato dalla Federazione.
 
“È un ulteriore, importante passo verso l’accoglimento delle tesi della Fnomceo a difesa del valore del  Codice Deontologico e delle funzioni disciplinari di competenza degli Ordini, anche nel campo della pubblicità dell’informazione sanitaria”.
Così la presidente Roberta Chersevani, che ha aggiunto “l’impegno della Federazione nella vicenda ovviamente non si ferma ma finalmente appaiono segnali importanti di riconoscimento del ruolo degli Ordini che, per legge, si preoccupano di tutelare non interessi corporativi ma il valore costituzionale della tutela della salute”.
 
“Anche in un’ottica europea – conclude - è ormai ineludibile che le istituzioni legislative e giudiziarie si prendano la responsabilità di stabilire una gerarchia di valori, definendo una volta per tutte se sia prevalente il diritto alla tutela della salute, attraverso la sicurezza delle cure, o la difesa ad ogni costo della concorrenza e del libero mercato”.
 
 
“Siamo soddisfatti – ha detto a Quotidiano Sanità il segretario generale della Fnomceo, Luigi Conte – perché il Consiglio di Stato con la sospensiva ha tenuto in seria considerazione le nostre motivazioni. Ripeto secondo noi c’è un conflitto tra organi della Pubblica amministrazione. Noi da un lato tuteliamo la salute e poniamo dei limiti mentre l’Agcm dice che ci dev’essere una libertà totale di pubblicità”. 
 
Ora l’esame della questione si sposta sul merito e l’udienza è fissata per il prossimo 10 novembre. Ed è in questa sede che si discuteranno anche gli altri aspetti del provvedimento dell’Antitrust.

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