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Martedì 30 GIUGNO 2015
Sardegna. Arru porta in Giunta proroga piani sostegno alle persone con grave disabilità

E’ stato anche dato il via libera alla sperimentazione del nuovo sistema di valutazione, finanziamento e monitoraggio dei piani personalizzati per il fondo regionale non autosufficienza. Approvata una rimodulazione dei tetti di spesa per l’acquisto, da soggetti privati accreditati, di prestazioni di assistenza ospedaliera per il resto del 2015. Il totale regionale ammonta a 99 milioni e 286 mila euro. 

L’assessore della Sanità, Luigi Arru, ha chiesto alla Giunta di approvare sia la proroga dei piani personalizzati di sostegno alle persone con grave disabilità, sia l’avvio dei nuovi piani (Legge 162/1998). Il provvedimento adottato servirà a garantire la continuità degli interventi già in corso e l’avvio dei nuovi piani assistenziali per il secondo semestre 2015, tenendo conto delle modifiche normative dell’Isee, e ancora dell’esigenza di assicurare la copertura finanziaria sia dei piani in corso che dei nuovi piani che verranno presentati ai Comuni.

L’obiettivo è di tutelare le situazioni di maggiore gravità, senza penalizzare le fasce di destinatari meno gravi. E’ stato anche dato il via libera alla sperimentazione del nuovo sistema di valutazione, finanziamento e monitoraggio dei piani personalizzati per il fondo regionale non autosufficienza. Sempre su proposta del titolare della Sanità, la Giunta ha approvato una rimodulazione dei tetti di spesa per l’acquisto, da soggetti privati accreditati, di prestazioni di assistenza ospedaliera per il resto del 2015. Il totale regionale ammonta a 99 milioni e 286 mila euro.

Secondo la rimodulazione, le Asl si atterranno a precisi vincoli di spesa: la Asl 1 di Sassari avrà un tetto pari a 8 milioni e 939 mila euro per il policlinico sassarese, la Asl 4 di Lanusei potrà spendere sino a 5 milioni e 474 mila euro per il Tommasini Jerzu, e la Asl 5 di Oristano avrà 9 milioni e 879 mila euro per la clinica Madonna del Rimedio. Alla Asl 8 di Cagliari sarà imposto un limite di spesa pari a 74 milioni e 993 mila euro da ripartire tra le cliniche private. Otto milioni e 842 mila euro andranno alla clinica Lay, 5 milioni e 863 mila a Sant’Anna, 12 milioni all’ospedale privato Città di Quartu, 9 milioni e 557 mila al Sant’Antonio, 6 milioni e 818 mila all’istituto Villa Elena, mentre 11 milioni e 520 mila euro sarà il tetto massimo di spesa per la Nuova Casa di Cura di Decimo. Non si potrà sforare la cifra di 20 milioni e 372 mila euro per la Polispecialistica Sant’Elena. La Giunta ha quindi recepito un documento congiunto di scorporo e incorporazione dei presidi ospedalieri Businco e Microcitemico dalla ASL 8 all'Azienda Ospedaliera Brotzu e i relativi indirizzi operativi.
 

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