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Mercoledì 01 LUGLIO 2015
Lombardia. Nasce a Milano il più grande polo oncologico universitario d'Italia

L'Ospedale San Paolo, l'Ospedale Niguarda, il Policlinico, l'Istituto Nazionale dei Tumori e l'Istituto Europeo di Oncologia hanno infatti dato vita al Dipartimento di Oncologia ed Emato-oncologia (Dipo) presso la Statale. Alla struttura afferirà una rete di 47 tra docenti e ricercatori che vantano un livello di produttività scientifica certificato da un H-Index totale di 1.482, per complessive 6.504 pubblicazioni citate ad oggi 263.134 volte.

Prende forma a Milano il più grande polo oncologico universitario italiano. Le principali strutture della città impegnate nella ricerca, diagnosi e cura dei tumori si sono infatti in un nuovo Dipartimento dell'Università Statale. Il Consiglio di Amministrazione dell'ateneo ha deliberato la nascita del Dipartimento di Oncologia ed Emato-oncologia (Dipo),”che aggrega in un'unica, grande, struttura monotematica e multidisciplinare i ricercatori e i docenti di 5 poli universitari oncologici milanesi”.

Le realtà coinvolte sono l'Ospedale San Paolo, l'Ospedale Niguarda, il Policlinico, l'Istituto Nazionale dei Tumori e l'Istituto Europeo di Oncologia. "Il Dipo - spiega l'Università - unirà le strutture milanesi convenzionate con la Statale e dedicate in modo esclusivo alla ricerca, diagnosi e cura delle malattie oncologiche, con l'obiettivo di coordinarne le attività di formazione, ricerca e assistenza”, per “costituire un forte elemento di attrazione per i più giovani ricercatori italiani e stranieri”.

Al nuovo Dipartimento afferiranno, oltre agli operatori di area medica e chirurgica, dei servizi di diagnostica e radioterapia, dell’aiuto psicologico alla persona, di bioetica e medicina legale, anche una rete di 47 tra docenti e ricercatori "che vantano un livello di produttività scientifica certificato da un H-Index totale di 1.482, per complessive 6.504 pubblicazioni citate ad oggi 263.134 volte”.

“Il Dipo - commenta Gianluca Vago, rettore della Statale – è prima di tutto un'operazione culturale avanzata. Il modello che creiamo vorremmo fosse alla base di un progetto didattico altrettanto innovativo, che veda la persona malata al centro della didattica e della formazione universitaria e professionale. Abbiamo raccolto questa sfida - conclude –facendo tesoro dell’unicità del territorio milanese che raccoglie intelligenze, competenze, e strutture di valore internazionale in campo oncologico, proponendo una grande Università come
elemento di aggregazione e motore di innovazione”.
 
 
Marzia Caposio

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