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Mercoledì 29 LUGLIO 2015
Il Tribunale di Roma respinge il reclamo della Fimp su sospensione Giuseppe Mele

La III sezione Civile del Tribunale di Roma in composizione collegiale ha confermato l'annullamento dell'estromissione per due anni da ogni attività sindacale dell'ex presidente Mele, in quanto svolta in violazione dalle previsioni e prescrizioni dettate dallo Statuto, e il suo reintegro in qualità di Segretario Provinciale Fimp Lecce

È stato respinto, con un’Ordinanza della III sezione Civile del Tribunale di Roma in composizione collegiale, il reclamo presentato dalla Fimp contro Giuseppe Mele dopo che, lo scorso maggio, il giudice ne aveva ordinato il reintegro in qualità di Segretario Provinciale Fimp Lecce.

Una carica dalla quale collegio dei probiviri della Federazione con provvedimento disciplinare lo aveva escluso, sospendendolo anche dall’attività sindacale per due anni, e verso la quale Mele aveva ricorso con esito positivo. Il giudice aveva infatti  ritenuto, con un'ordinanza del maggio scorso, che il procedimento adottato dai probiviri contro Mele avesse violato le previsioni e prescrizioni dello statuto Fimp, reputando “irrituali” le contestazioni formulate al professionista leccese. Si attende ora la sentenza di merito.
 
“La Fimp è una Federazione sana – ha dichiarato in una nota, Giuseppe Mele – e come tutte le Federazioni sane, ha le sue regole che sono chiare e non interpretabili. I giudici hanno chiarito che non sono stato io a non rispettare quelle regole, ma l’attuale Direzione Nazionale. Gli attuali vertici Fimp hanno impiegato più tempo e risorse, anche economiche, per fare la guerra a me piuttosto che difendere gli interessi dei pediatri di libera scelta. Ebbene ciò, in una situazione normale, ha una sola conseguenza logica: chi ha sbagliato deve trarne le dovute conseguenze. Per il bene dell'Istituzione che rappresenta”.

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