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Martedì 04 AGOSTO 2015
Manovra sanità. Lorenzin: “Fondo sanitario non si può più tagliare”. E su prescrizioni inappropriate: “Non ci sarà nessuna accetta e norma sarà condivisa con medici”

Odontoiatria, test genetici, Tac e Rmn e esami di laboratorio. Questi alcuni ambiti d’intervento della norma sull’inappropriatezza prescrittiva. Annunciato anche il termine dei lavori della commissione Alpa su medicina difensiva con novità su responsabilità civile e penale dei medici. E poi replica al M5S sul Dl Enti locali: “Ho letto le loro proposte e sono le stesse che stanno nel Patto per la Salute".

“Oggi è stato un incontro molto proficuo, importante, abbiamo ricostruito la storia dell'intesa che è stata recepita nel dl Enti Locali e abbiamo portato alla luce la natura del provvedimento sull'appropriatezza che ha suscitato molte polemiche e dove sono state dette cose che non sono legate alla realtà”. È quanto ha affermato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, in una conferenza stampa oggi al Ministero della Salute al termine di un incontro con i sindacati medici sulla recente manovra sanità e sulle norme per frenare le prescrizioni inappropriate.
 
Il Ministro ha sottolineato come “sulla norma sull’appropriatezza prescrittiva, che è stata fortemente voluta dalle Regioni, abbiamo incontrato i medici, perché deve essere condivisa. Il medico deve essere messo in condizione di fare il proprio dovere, e allo stesso tempo il cittadino deve essere informato, nessuno impedisce quando c'è un sospetto di fare esami diagnostici, stiamo parlando di eccessi di prescrizioni soprattutto nella diagnostica per immagini”. Lorenzin ha poi sottolineato come “noi vogliamo fare interventi di buonsenso, non intervenire con l'accetta, noi vogliamo mettere i medici nella condizione di poter dire ai pazienti che è inutile chiedere queste prescrizioni”.
 
Ad anticipare i contenuti (che sono ancora in bozza) del provvedimento è stato il Dg della Programmazione del Ministero della Salute, Renato Botti che ha precisato come la misura “distingue tra due tipologie di prestazioni, si prevede di definire le 'condizioni di erogabilità', e qui siamo alla piena applicazione delle norme dove è previsto che il Ssn deve fornire prestazioni di comprovata efficacia. In questo momento introduciamo le condizioni secondo le quali se il paziente rientra la prestazione è erogata, altrimenti non è a carico del Ssn. Altro tema sono le indicazioni di appropriatezza che per i prescrittori sono solo una raccomandazione”. Le aree riguarderanno alcuni ambiti tra cui le prestazioni di odontoiatria, che sono già non garantite se non in condizioni di vulnerabilità clinica, le regioni hanno già normato, il provvedimento mette semplicemente ordine sulle regolamentazioni regionali, lasciando alle regioni le soglie extra Lea. Il secondo ambito riguarda i test genetici, che hanno avuto un grosso sviluppo, spesso sono stati messi a carico del Ssn anche per studi di ricerca, mentre invece saranno a carico solo per specifici sospetti diagnostici. Terzo è quello della prestazioni diagnostiche ad alto costo, tac e risonanze magnetiche agli arti e la risonanza con contrasto per la colonna. Altro ambito quello degli esami di laboratorio dove in questo caso ci sono raccomandazioni e viene previsto che solo in presenza di determinati sospetti diagnostici si può richiedere un intervento. 
 
“Non si tratta di limitare la prevenzione – ha aggiunto il Ministro - , si tratta di non fare più il  copia e incolla delle prestazioni ma prescrivere con  criteri oggettivi, che sono stati decisi con i medici. Bisogna programmare il percorso diagnostico. In ogni caso se il medico decide di avere necessità di andare fuori dai protocolli lo può fare, basta che lo motivi”.
 
Il Ministro ha poi precisato come sempre sui medici è stato “portato a termine l’iter della commissione Alpa sulla medicina difensiva. Il Dossier lo consegneremo nei prossimi giorni alla Commissione Affari Sociali della Camera, che sta lavorando alla legge sulla Responsabilità professionale, e la nostra volontà è di far camminare insieme alle misure dell'appropriatezza anche le norme su medicina difensiva, e questo entro la legge di Stabilità”.
 
Rispetto al Dossier della commissione sulla Medicina difensiva Lorenzin ha spiegato che si è “agito su tre aspetti. Il primo è la responsabilità civile, e in considerazione del diverso rapporto si propone che la responsabilità sia di tipo contrattuale per il libero professionista ed extracontrattuale per il dipendente o convenzionato. Proposta anche la riduzione dei termini di prescrizione da dieci a cinque anni e c’è l’inversione dell'onere della prova. Per quanto riguarda la responsabiltà penale vi saranno norme ad hoc e ci sarà una specifica definizione di colpa grave. Verrà proposto inoltre un elenco dei periti per i tribunali, persone che saranno certificate e con professionalità riconosciuta. Inoltre, si è condivisa la necessità di rafforzare l'obbligatorietà di assicurazione per le strutture e si proporrà la strada della conciliazione prima della causa”.

Lorenzin ha replicato anche all’attacco mosso dal Movimento 5 Stelle al Governo in tema di politiche per la salute. “Ho letto della conferenza e mi sento di dire che i punti che sono stati portati come risolutivi sono quelli del Patto della salute”. E in quest’ottica il Ministro ha precisato che "se con spirito costruttivo le opposizioni ci aiutano non posso che essere contenta”. “Abbiamo necessità di aumentare il tasso di efficienza – ha ricordato il Ministro - della conferenza Stato Regioni. In ogni caso sono convinta che il fondo non si possa più tagliare".
 
Il Ministro ha poi voluto manifestare la sua solidarietà al collega dell’Agenzia Italia Paolo Borrometi che vive sotto scorta a causa delle minacce della criminalità organizzata. 
 
 
L.F.

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