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Martedì 06 OTTOBRE 2015
“No ai prontuari farmaceutici regionali: unico elenco e unica ricetta validi in tutta Italia”. Cittadinanzattiva chiede riforma del sistema

La richiesta in un dossier presentato oggi a Roma contenente una serie di "Raccomadazioni civiche" per un nuovo governo dell'assistenza farmaceutica. "Il sistema attuale è troppo frammentato, limita i diritti e accresce le discriminazioni tra una Regione e l'altra". "Vanno eliminate le duplicazioni di funzioni tra Aifa e Commissioni regionali del farmaco e adottata la ricetta unica per la prescrizione dei farmaci valida su tutto il territorio nazionale e non più regionale. IL DOCUMENTO

“L’accesso alle cure farmacologiche rappresenta un banco di prova per l’unitarietà e l’ equità del Servizio sanitario nazionale verso i cittadini, in particolare quelli affetti da patologie croniche e rare, ed è per questo che chiediamo al Governo un provvedimento nazionale di riordino del settore, con cui si chiariscano con esattezza ruoli, funzioni, tempistiche, responsabilità e partecipazione delle associazioni di cittadini e pazienti nel processo, mettendo a sistema sia il ruolo dell’Ema, sia quello nazionale, regionale e aziendale, a garanzia della trasparenza sulle decisioni”. Questa la richiesta durante l’odierna presentazione delle Raccomandazioni civiche per un nuovo governo dell’assistenza farmaceutica, avanzata dal coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato e responsabile del Coordinamento nazionale delle Associazioni di malati cronici-Cittadinanzattiva, Tonino Aceti.
 
“Quello che abbiamo sotto gli occhi è un sistema ancora troppo frammentato, in cui si sovrappongono decisioni regionali a quelle nazionali, e capita anche che siano contraddittorie rispetto alle prime, ed è necessario invertire questa tendenza, adottando un unico Prontuario farmaceutico vincolante su tutto il territorio nazionale, vale a dire il Prontuario farmaceutico nazionale. Non solo perché l’eliminazione di duplicazione di funzioni (Agenzia del farmaco nazionale e Commissione del farmaco regionale) rappresenterebbe un vero e primo importante atto di spending review che agirebbe su 'sprechi burocratici e di tempo' senza intaccare i diritti dei cittadini, ma offrirebbe anche una garanzia di non discriminazione per le persone che vivono in aree diverse del Paese. Parimenti, chiediamo che venga adottata la ricetta unica per la prescrizione dei farmaci valida su tutto il territorio nazionale e non più regionale, come avviene oggi, tanto più che stiamo andando verso quella elettronica e che le farmacie si stanno attrezzando. Anche qui, sia per offrire garanzie di pari diritti a tutti i cittadini, primo fra tutti quello alla libera circolazione, che per valorizzare il ruolo del farmacista”, prosegue Aceti.
 
Il documento, secondo i promotori dell'incontro, "costituisce un altro tassello importante delle attività del Tribunale per i Diritti del Malato-Cittadinanzattiva in tema di sanità pubblica ed in particolare di accesso equo e tempestivo alle cure e alle terapie".

Questi i principali nodi affrontati:
- spesa farmaceutica e tetti;
- definizione condivisa di innovazione;
- burocrazia;
- tempi di autorizzazione del farmaco;
- commissioni regionali;
- ticket;
- revisione del Prontuario Sanitario Nazionale (Psn);
- meccanismo di payback;
- nuovi modelli di ricerca e sviluppo;
- registri di patologia;
- piano terapeutico;
- accesso ai farmaci innovativi;
- HTA; 
- partecipazione delle associazioni di cittadini e pazienti.
 
Per ciascun aspetto è stata formulata una raccomandazione civica con il contributo di esperienza e competenza di “addetti ai lavori” (Aifa, Alice Italia Onlus, Amici Onlus, Anmar, Federfarma, Fiaso, Fofi, Inps, Lila, Sifo, Walce). Il lavoro fonda il suo presupposto sulle segnalazioni dei cittadini e le priorità individuate dalle associazioni di pazienti aderenti al Coordinamento nazionale delle Associazioni di Malati Cronici in tema di accesso ai farmaci, ed è stato realizzato grazie al contributo non condizionato di Brystol Myers-Squibb.
 
Ecco in sintesi alcuni dei principali punti per rendere uniforme, tempestiva, appropriata ed equa l’assistenza farmaceutica pubblica:
- un atto sul riordino della farmaceutica che permetta una visione organica del processo, chiarisca i ruoli, le competenze, le funzioni, le tempistiche e le attività su tutti i livelli interessati;
- l’aggiornamento del Pfn con una procedura trasparente; lo strumento deve rappresentare la risposta alla frammentazione dei PTR, ai bisogni di salute dei cittadini e contribuire alle attività dei professionisti;
- la riaffermazione della centralità dei Livelli Essenziali di Assistenza farmaceutici.
- definizione condivisa tra tutti gli stakeholder, in primis associazioni di cittadini e pazienti, del concetto di innovazione. 

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