quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 09 OTTOBRE 2015
Podologi. Congresso Aip. Pressing per l’istituzione di una laurea specialista

I podologi hanno chiuso il loro Congresso Nazionale. Si è discusso riguardo l’urgenza di un provvedimento che modifichi l’attuale profilo professione e che istituisca una laurea specialista in podoiatria, come avviene in molti paesi europei e negli Usa. Lorenzin: “Bene attenzione congresso ai temi più innovativi che devono essere affrontati nello svolgimento quotidiano della professione”.

Si è chiuso domenica scorsa con l’intervento conclusivo del Presidente dell’Associazione Italiana Podologi (Aip), Mauro Montesi, il XXIX Congresso Nazionale di Podologia, dopo quattro giorni di lavoro. Sei le materie trattate (piede diabetico; diagnosi delle patologie; farmacologia; informatizzazione degli studi; ecografia; terapia fisica). “Ma ciò che più è emerso dalla trattazione dei work-shop – assicurano dall’Aip -, è che il podologo è ormai in grado di fornire all’utenza una prestazione sanitaria compiuta operando un intervento completo, anche con la possibilità di utilizzare le apparecchiature diagnostiche per immagini necessarie a ciascun caso. Fra l’altro si realizzerebbe l’obiettivo di una notevole deospedalizzazione e quindi di un risparmio sulle prestazioni ospedaliere”.
 
Con la Tavola Rotonda di apertura è emersa l’urgenza di un provvedimento che modifichi l’attuale profilo professionale (che è fermo dal 1994, cioè prima dell’introduzione della laurea) e che istituisca un percorso accademico che si concluda con la laurea specialistica in podoiatria. “Un percorso universitario di 5 anni che adegui la Podologia al rilievo che essa assume negli altri paesi più evoluti, quali Spagna, Canada, Regno Unito, Francia ed Usa, consentendo così ai podologi italiani di confrontarsi con i colleghi degli altri paesi”, dichiarano dall’Aip.

Mariapia Garavaglia, già Ministro della Sanità e prima firmataria di un disegno di legge sull’istituzione della Podoiatria, ha moderato il dibattito della Tavola Rotonda sostenendo l’esigenza della revisione e dell’ampliamento del profilo professionale del Podologo. Anche gli altri partecipanti alla Tavola Rotonda, Rodolfo Lena, Presidente della Commissione Salute della regione Lazio, Cristina Rinaldi, della direzione Professioni del Ministero della Salute e Augusto Battaglia, e si sono detti convinti delle necessità di una rivisitazione estensiva del profilo professionale. Mauro Montesi, e il responsabile scientifico Antonio D’Amico, hanno rappresentato la situazione della Podologia in Italia, a parer loro spesso impossibilitata a prestare la necessaria assistenza a causa dei vincoli derivanti dall’attuale profilo professionale.

Numerosi i messaggi giunti anche da chi non ha potuto partecipare all’evento. Il Senatore Andrea Mandelli, della Commissione Sanità del Senato, ha ricordato che proprio quest’anno, riprendendo l’iniziativa della Garavaglia, ha presentato un disegno di Legge per l’Istituzione della Laurea in Podoiatria. Anche la parlamentare Paola Binetti, della Commissione Sanità della Camera, ha ribadito la sua profonda convinzione circa la necessità della laurea specialistica per i Podologi. La Senatrice Emila Grazia De Biasi, Presidente della Commissione Sanità del Senato, nel suo messaggio ha sostenuto il diritto dei Podologi al giusto riconoscimento, assicurando l’impegno della Commissione per la massima valorizzazione della Podologia, come del resto, delle altre professioni.

Beatrice Lorenzin, ha espresso il proprio apprezzamento per l’impostazione del Congresso che ha privilegiato “la crescita professionale in maniera rigorosa ed estremamente attenta ai temi più innovativi che devono essere affrontati nello svolgimento quotidiano della professione”. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA