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Venerdì 09 OTTOBRE 2015
Msd Italia. Femca Cisl: “Azienda annuncia 186 esuberi. Proclamato lo stato di agitazione”

La denuncia del sindacato: “I tagli annunciati avverranno prevalentemente sulle linee di informazione medico scientifica, dedicate sia al medico generico come anche sulle linee dedicate agli specialisti, con una ricaduta occupazionale sulla sede di Roma e su quella di Milano”

“Altri tagli e licenziamenti si preannunciano a Roma. Oggi le organizzazioni sindacali di categoria, unitamente alle RSU, hanno incontrato presso Unindustria la direzione aziendale di MSD Italia, una multinazionale del settore chimico-farmaceutico. L’incontro, che doveva essere funzionale alla presentazione del nuovo amministratore delegato e alla presentazione del piano industriale, è stato invece l’occasione per annunciare l’ennesima procedura di mobilità che prevede una riduzione del personale, con il taglio di 186 posti di lavoro, con gli immaginabili riflessi sulle relative famiglie”. Lo comunicano in una nota il segretario generale della Femca Cisl di Roma, Giuseppe Mandato, e la segretaria Ada Paletta, che hanno dichiarato irricevibile l’ennesima procedura presentata da MSD Italia.
 
“I tagli annunciati avverranno prevalentemente sulle linee di informazione medico scientifica, dedicate sia al medico generico come anche sulle linee dedicate agli specialisti, con una ricaduta occupazionale sulla sede di Roma e su quella di Milano. Come se non bastasse, la MSD, ha scandalosamente comunicato, alla vigilia dell’apertura della procedura di mobilità, 2 assunzioni di professionalità identiche a quelle che il giorno successivo l’azienda ha dichiarato di voler licenziare. Così facendo, al danno si aggiunge anche la beffa, visto e considerando che si licenziano professionalità a cui poi si va ad attingere con nuove assunzioni. Su quest’atto che dimostra una scarsa responsabilità d’impresa, il sindacato farà partecipe anche Farmindustria”.
 
“Siamo quindi di fronte a comportamenti a dir poco provocatori – continua la nota - visto e considerando che proprio un’azienda, che ha come obiettivo primario la salute e il benessere delle persone, è poi così poco attenta a quello dei propri dipendenti. Come Femca Cisl ravvisiamo una totale mancanza di confronto con le organizzazioni sindacali, in quanto è mancato ogni ragionevole ragguaglio sulla evoluzione di una situazione così drammatica per i dipendenti. Tutto ciò aggravato dal fatto che siamo di fronte ad un’azienda florida, e che ha un fatturato procapite molto elevato. Siccome non abbiamo ancora ricevuto il piano industriale, nutriamo forti timori anche per gli altri dipendenti, oltre i 186 esuberi già dichiarati. Per tutto ciò, è stato proclamato lo stato di agitazione – concludono i sindacalisti.

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