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Lunedì 02 NOVEMBRE 2015
“Mettiamo in gioco la #BuonaSanità!”. A Torino il VIII Congresso della Società Italiana Medici Manager

L’evento si terrà i prossimi 12 e 13 novembre nella sede dell’Ordine dei Medici della provincia di Torino. La Simm chiamerà a raccolta i leader clinici e della politica sanitaria per delineare nuove strategie per affrontare le attuali e future sfide della sanità.

Che cosa significa innovare in sanità? “La risposta è complessa e obbliga a considerare al contempo sia le problematiche legate all’introduzione, valutazione e gestione delle nuove tecnologie/procedure sia le sfide che l’innovazione organizzativa porta con sé”. Come si combina la sostenibilità con l’innovazione? “Oltre 31 miliardi di tagli negli ultimi 4 anni, tanto è il peso dei tagli, diretti e indiretti, che la nostra sanità pubblica sta subendo in un momento storico in cui l’approccio assistenziale legato alla medicina personalizzata e le sfide sottese all’utilizzo globale dei cloud di dati in sanità aprono nuove frontiere talmente vaste da rendere difficile soltanto immaginarne gli orizzonti”. Quale sarà lo spazio di azione del Servizio Sanitario Nazionale tra dieci anni? “A oggi nessuno lo sa ma tutti sono presi a conservare i propri interessi di parte”. Sono queste alcune delle tematiche che si prepara ad affrontare la Simm (Società Italiana Medici Manager) nel suo VIII Congresso Nazionale “Mettiamo in gioco la #BuonaSanità!” in programma per il prossimi 12 e 13 novembre a Torino.

Per l’occasione la Simm ha chiamato a raccolta i leader clinici e della politica sanitaria. Obiettivo: “Delineare strategie operative per il cambiamento e per raccontare la visione di un sistema sanitario che risponda alle esigenze dei cittadini attraverso un approccio legato alla Medicina di Popolazione e alle reti e percorsi di cura per patologia”. E per la Simm “i principi alla base del Servizio Sanitario Nazionale si rilanciano in un solo modo: rinnovando. Rinnovando la struttura ed evitando che il peso dell’impalcatura burocratica e delle sovrastrutture di controllo soffochi medici e operatori sanitari”.

Claudio Risso

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