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Lunedì 02 NOVEMBRE 2015
Ddl concorrenza. Parafarmacie: “Governo svende settore. Su fascia C un patto tra politica e lobby”

Il presidente Gullotta critica il no alla liberalizzazione della fascia C con ricetta fuori dalle farmacie, esclusa più volte durante l’iter del provvedimento. "Pezzo per pezzo, questo Governo sta cedendo alle multinazionali straniere l'intero sistema farmaceutico italiano. Il vero obiettivo nel mantenere inalterato il pacchetto 'farmaci' è dunque un altro: rendere l'affare più conveniente ed interessante”.

“Finalmente il quadro è chiaro. Da una parte c'è l'Antitrust - il massimo organo in Italia a difesa della concorrenza - che invita nuovamente il governo a portare la fascia C nelle parafarmacie. Dall'altra ci sono i portatori di interessi particolari che con la loro poderosa crociata a difesa dello status quo dimostrano con ogni evidenza come la partita sulla liberalizzazione dei farmaci sia stata già chiusa a tavolino”. E' quanto dichiara il presidente della Federazione nazionale Parafarmacie italiane, Davide Gullotta in merito al Ddl concorrenza in discussione nelle commissioni riunite Finanze e Attviità produttive al Senato.
 
"Le recenti dichiarazioni di Ornella Barra (a capo di Walgreens Boots Alliance, colosso americano delle farmacie) contro la cessione della fascia C alle parafarmacie, così come l'insolito silenzio dei dirigenti del sindacato dei titolari sull'ingresso del capitale, dimostrano come i nostri sospetti erano fondati: il patto tra politica e lobby mira evidentemente non alla tutela della salute del cittadino ( o ancora meno della professione) quanto alla difesa di un solo obiettivo primario: l'interesse economico". 
 
“La tutela della salute pubblica è dunque uno specchietto per le allodole per escludere a priori le parafarmacie dai giochi. "Pezzo per pezzo, questo Governo", conclude Gullotta, "sta cedendo alle multinazionali straniere l'intero sistema farmaceutico italiano.  Il vero obiettivo nel mantenere inalterato il pacchetto 'farmaci' è dunque un altro: rendere l'affare più conveniente ed interessante. Ancora una volta vince l'economia di relazione, con buona pace dei continui moniti dell'Antitrust. Il tutto passando sul corpo di migliaia di piccoli imprenditori, quei farmacisti di parafarmacia, che hanno investito e creato centinaia di posti di lavoro".

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