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Giovedì 05 NOVEMBRE 2015
Influenza. La ricetta dell'Escmid: un programma di vaccinazione anche per gli operatori sanitari

E' la proposta formulata da Susanna Esposito, coordinatrice del Gruppo di Studio sui Vaccini della ‘European Society of Clinical Microbiology and Infectious Disease Study. “Dobbiamo puntare a un livello di copertura che superi la soglia del 75% nelle categorie a rischio, tra cui rientrano gli operatori”. 

Sebbene in Italia la somministrazione dei vaccini influenzali per gli operatori del settore sanitario sia completamente gratuita, si stima che meno di 1/3 tra loro scelga di vaccinarsi. “E’ fondamentale - sottolinea Susanna Esposito, Infettivologa Pediatra presso l'Ospedale Maggiore Policlinico Università degli Studi di Milano e coordinatrice del Gruppo di Studio sui Vaccini della ‘European Society of Clinical Microbiology and Infectious Disease Study - Group for Vaccines’ (Evasg) - che il Servizio Sanitario Nazionale dia il buon esempio attuando un programma di vaccinazione influenzale efficace destinato agli operatori del settore sanitario. Vaccinarsi contro l’influenza, soprattutto da parte di chi è a contatto quotidianamente con soggetti a rischio, è una questione di responsabilità personale e, purtroppo, oggi in Italia si registra generalmente un basso tasso di coperture vaccinali tra gli operatori sanitari, oltre che tra i pazienti ad alto rischio”.

L’implementazione di programmi vaccinali ospedalieri premianti per le strutture che raggiungono elevate coperture potrebbe contribuire all'aumento delle stesse tra i professionisti del settore sanitario. L’introduzione di questa politica da parte del Ssn rappresenterebbe, secondo Esposito, un metodo innovativo e incentivante mirato a raggiungere gli obiettivi condivisi dalle autorità sanitarie di tutto il mondo.

Il Gruppo di Studio sui Vaccini dell'Escmid è al lavoro per l’implementazione di raccomandazioni internazionali per le vaccinazioni negli adulti e negli anziani, con una specifica sezione dedicata agli operatori sanitari, allo scopo di eliminare le differenze tra Paese e Paese. 
"Come tutti gli anni, anche quest’anno – aggiunge Esposito – il vaccino influenzale si rivelerà particolarmente efficace in caso di utilizzo diffuso. Dobbiamo puntare a un livello di copertura che superi la soglia del 75% nelle categorie a rischio, tra cui rientrano gli operatori sanitari. Tuttavia, il fattore solitamente sottostimato consiste nel fatto che, per i professionisti del settore sanitario che entrano regolarmente in contatto con categorie a rischio, si registrano tuttora, anche in strutture ospedaliere generalmente ben funzionanti, livelli di copertura vaccinale corrispondenti circa ad 1/3 degli operatori. Questo non è sufficiente. Dobbiamo fare di più per prevenire la diffusione dell'influenza e diffondere maggiori informazioni sulle complicazioni correlate a questa patologia e sull’efficacia e la sicurezza della vaccinazione".
 

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