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Lunedì 09 NOVEMBRE 2015
Bambini e raggi X. Dimenticato il ruolo dei Tsrm



Gentile Direttore,
dall’articolo pubblicato sul vostro quotidiano in data 6 novembre, dal titolo “Bambini e raggi X”, si apprende che: “la radioprotezione del paziente deve essere il risultato del concorso di tutti gli attori coinvolti, nel rispetto di ruoli e competenze: la popolazione (pazienti), i prescrittori d'esami (Medici di base e pediatri) e gli specialisti di settore (Radiologi e Fisici medici)”; l'ottimizzazione è a carico del medico specialista e del “Fisico medico il quale esegue la stima della dose al paziente pediatrico e suggerisce le tecniche di esposizione da adottare per ridurre i rischi per il bambino”.
 
La Federazione Nazionale dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica prende atto con stupore di come tra gli specialisti di settore non venga citato, dai curatori dell’indagine, il Tecnico Sanitario di Radiologia Medica.
 
Si rammenta che la Legge Italiana prevede che:
· il tecnico sanitario di radiologia medica è l'operatore sanitario abilitato a svolgere in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie, su prescrizione medica tutti gli interventi che richiedono l'uso di sorgenti di radiazioni ionizzanti, sia artificiali che naturali, di energie termiche, ultrasoniche, di risonanza magnetica nucleare nonché gli interventi per la protezionistica fisica o dosimetrica (DM 746/94);
· gli operatori delle professioni sanitarie dell’area tecnico-diagnostica …omissis... svolgono, con autonomia professionale, le procedure tecniche necessarie alla esecuzione di metodiche diagnostiche su materiali biologici o sulla persona …omissis..., in attuazione di quanto previsto nei regolamenti concernenti l’individuazione delle figure e dei relativi profili professionali definiti con decreto del Ministro della sanità (legge 251/2000);
· il TSRM è il professionista sanitario responsabile nei confronti della persona degli atti tecnici e sanitari degli interventi radiologici aventi finalità di prevenzione, diagnosi e cura (Codice deontologico del TSRM).
 
Dato che i bambini sono maggiormente sensibili alle radiazioni ionizzanti, principalmente a causa del loro metabolismo cellulare e della loro maggiore aspettativa di vita, in pediatria il Tecnico Sanitario di Radiologia Medica pone particolare attenzione all’obiettivo generale di condurre esami diagnostici ottimizzati: le immagini migliori con la dose minore possibile. Per raggiungere questo obiettivo i TTSSRM si impegnano costantemente nella ricerca continua delle buone pratiche, sia tecniche che relazionali, ponendo sia il bambino che la sua famiglia al centro del processo (ad esempio, in vari centri del nostro Paese sono in atto progetti per la riduzione dell’ansia sia dei piccoli pazienti che dei loro genitori).
 
Il TSRM che opera in ambito pediatrico si fa quotidianamente promotore dell’osservanza delle norme di radioprotezione, adottando le misure precauzionali (es. dispositivi di protezione individuale) e i supporti tecnologici (es. apparecchiature digitali dirette) utili a ridurre quanto più possibile la dose somministrata.
 
Ad ulteriore testimonianza della sensibilità che i TSRM hanno nei confronti della radiologia pediatrica, si ricorda che sono stati i primi professionisti del nostro Paese ad aderire alla campagna Image Gently [http://www.tsrm.org/index.php/image-gently/], riconoscendo l’importanza fondamentale della formazione e del continuo aggiornamento sulle regole fondamentali della radioprotezione in ambito pediatrico.
 
Intendiamo quindi informare i genitori di questo Paese che il professionista che in sala radiologica accoglie il vostro bambino, lo tranquillizza, lo protegge con i dispositivi di protezione individuale, effettua l'esame -producendo un'immagine di utilità diagnostica, contenendo al massimo la dose- è un Tecnico Sanitario di Radiologia Medica, ovvero un soggetto laureato e abilitato dallo Stato Italiano all'utilizzo delle radiazioni ionizzanti per fini diagnostici (e terapeutici), anche sui soggetti in età pediatrica.
 
Procedure e protocolli operativi, dei quali è responsabile il dirigente della struttura, sono definiti in modo condivisi dall'équipe radiologica costituita da radiologi, tecnici sanitari di radiologia medica e fisici medici.
 
La stima della dose radiante, qualora qualche cittadino ne fosse in possesso, è calcolata dal fisico medico o, più recentemente, da software dedicati.
 
Comitato centrale e Gruppo di studio in radiologia pediatrica della FNCPTSRM

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