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15 NOVEMBRE 2015
Parigi. La solidarietà dell’Anaao Assomed e dell’Ipasvi

Solidarietà ai colleghi francesi dal sindacato Anaao: “Ancora una volta la sanità si dimostra una infrastruttura civile fondamentale, grazie ai suoi valori etici, deontologici e professionali per la coesione sociale e la forza d'animo di un paese anche in ore drammatiche della sua storia” e dalla federazione Ipasvi: “Si ribadisce con forza l’importanza che la professione e i professionisti hanno avuto e hanno nelle emergenze”

L'Anaao Assomed esprime profonda solidarietà al popolo francese duramente colpito dal terrorismo internazionale, ai medici e a tutto il personale sanitario in queste ore impegnati strenuamente a salvare vite umane, ed alle loro organizzazioni sindacali.
 
“Ancora una volta la sanità – si legge in una nota - si dimostra una infrastruttura civile fondamentale, grazie ai suoi valori etici, deontologici e professionali per la coesione sociale e la forza d'animo di un paese anche in ore drammatiche della sua storia”.
 
Anche gli infermieri italiani hanno espresso la loro solidarietà e vicinanza ai colleghi francesi dopo gli attentati di Parigi. E lo hanno fatto con una lettera inviata dalla Federazione nazionale dei Collegi Ipasvi all’Ordine nazionale degli infermieri francesi che vivono il doppio disagio di vedersi “attaccati” anche nei loro affetti e dover garantire un’assistenza in assoluta emergenza ai cittadini - in cui si ribadisce con forza l’importanza che la professione e i professionisti hanno avuto e hanno nelle emergenze, anche se il cuore degli infermieri in questi casi, come quello di chiunque assista a tali atti di barbarie, ha difficoltà a battere con regolarità per la rabbia e per il dolore che è proprio di ogni essere umano.
 
La presidente della Federazione Ipasvi, Barbara Mangiacavalli, ha scritto al collega presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli infermieri  francese Didier Borniche, sottolineando il ruolo fondamentale che i professionisti hanno avuto nell’emergenza, così come è stato subito evidente durante la cronaca dei fatti, in cui gli infermieri erano subito in prima linea nonostante il pericolo costante anche per la loro vita e ringraziandola per l’immagine di professionalità che, anche in un momento come quello vissuto a Parigi, gli infermieri francesi hanno saputo dare al mondo.
 
Mangiacavalli ha ribadito la piena solidarietà e disponibilità degli infermieri italiani, pronti sia dal punto di vista professionale che psicologico, così come i colleghi francesi, a far fronte con piena responsabilità, lucidità e competenza alle emergenze, ma, ha aggiunto, al di là della professione resta il dolore umano di chi assiste oggi a situazioni che di umano hanno e avranno sempre, senza alcuna giustificazione o attenuazione dei fatti,  davvero ben poco.

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