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Martedì 29 MARZO 2011
Chirurgia bariatrica: anche l’emicrania migliora

La perdita di peso nei pazienti obesi produce un drastico miglioramento della sintomatologia. Anche quando non è tale da far scendere al di sotto della soglia dell’obesità.

“Si ritiene che l’obesità possa contribuire a peggiorare l’emicrania, soprattutto nei pazienti fortemente obesi. Tuttavia non ci sono studi che abbiano valutato se la perdita di peso possa dare benefici sui sintomi dell’emicrania in questi pazienti”. È così che Dale Bond, del Miriam Hospital's Weight Control and Diabetes Research Center di Providence e uno degli autori di un piccolo studio pubblicato oggi su Neurology, introduce una ricerca senza precedenti e da cui è emerso che la chirurgia bariatrica può essere un efficace intervento per risolvere questo problema.
Soltanto 24 i pazienti arruolati per lo studio, la maggior parte dei quali donne di mezza età. Tutti, affetti da una seria forma di emicrania, si sono sottoposti a un intervento di chirurgia bariatrica (bendaggio gastrico o bypass gastrico). Hanno inoltre risposto a un questionario teso a valutare la gravità dell’emicrania prima e dopo l’intervento.
Notevoli i cambiamenti: non solo una riduzione di peso di circa 30 chili, ma anche un miglioramento del mal di testa. In media, i pazienti sono passati da 11 giorni al mese di emicrania a 6,7 e l’intensità del miglioramento è risultata essere direttamente proporzionale all’entità della perdita di peso. Anche la qualità di vita è migliorata: prima dell’intervento chirurgico circa la metà dei partecipanti riportava difficoltà a svolgere le attività quotidiane a causa dell’emicrania. Sei mesi dopo, la percentuale era scesa al 12,5 per cento.
“È interessante notare che i miglioramenti nella sintomatologia dell’emicrania sono stati registrati anche se il 70 per cento dei partecipanti continuava a essere obeso a 6 mesi dall’intervento chirurgico”, ha commentato Bond. “Lo studio suggerisce quindi che la perdita di peso può alleviare l’emicrania anche se i problemi di obesità non sono completamente risolti”, ha concluso. 

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