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Mercoledì 23 DICEMBRE 2015
Napoli. Sindacato Usb in sciopero della fame al Cardarelli per “salvare il 118”

I delegati Usb del Cardarelli chiedono un intervento regionale a salvaguardia della Centrale 118 di Napoli, “punto cardine del 118 regionale e ridotta in uno stato di grave degrado”. “E’ il simbolo dello sfascio generale della Sanità Campana”.

Sono entrati in sciopero della fame e della sete il rappresentante aziendale Michele Tassaro ed altri delegati USB del Cardarelli di Napoli. La protesta ha luogo nel padiglione dell’amministrazione del Cardarelli e ha lo scopo di ottenere un intervento regionale a salvaguardia della Centrale 118 di Napoli, “punto cardine del 118 regionale e ridotta in uno stato di grave degrado”.

“Da tempo l’USB richiede un intervento regionale perché fra utilizzo discutibile del personale, strumentario vecchio e sistema informatico non all’altezza la centrale rischia di diventare un pericolo per Napoli”, spiega una nota del sindacato, secondo cui “la Centrale del 118 è il simbolo dello sfascio generale della Sanità Campana. Infatti – prosegue la nota - al Cardarelli non sono in grado di mettere su un piano razionale di accorpamenti per recuperare personale, perché i vari responsabili sono barricati alla difesa del loro orticello, ed allora si sta organizzando un riordino dell’utilizzo del personale che comporterà che soprattutto la notte nei reparti(soprattutto quelli tipo pneumologie o medicine lasciati a loro stessi) non vi sarà personale con numero adeguato( si parla di solo 2 unità per reparti con oltre 30 persone) e chi vi lavorerà dovrà cercare solo di arrivare a fine turno”.

Secondo l’Usb “si rischia di aprire un altro capitolo: dalla malasanità alla finta-sanità perché in siffatte situazioni di assistenza sarà data ancora meno di prima ma in compenso i vari responsabili potranno tenersi il repertino ed i sindacalisti dividersi una torta di 260 mila euro in avanzamenti di carriera”.

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