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Martedì 26 GENNAIO 2016
Decreto appropriatezza. I medici Smi dicono no: “Non razionalizza e colpisce solo cittadini e medici”

Il sindacato critica il provvedimento contro le prestazioni inappropriatezza pubblicato in Gazzetta Ufficiale. “Una misura inutile, anzi dannosa, come abbiamo ripetuto con forza e chiarezza nei mesi scorsi, mentre ancora alcuni confidavano nella disponibilità al recepimento di alcune modifiche da parte del ministro Lorenzin”.

Il Sindacato del Medici Italiani-Smi, con una nota della segretaria generale Pina Onotri, conferma tutte le forti critiche al cosiddetto decreto Lorenzin sull'appropriatezza prescrittiva, da qualche giorno in Gazzetta Ufficiale. "Una misura inutile, anzi dannosa, come abbiamo ripetuto con forza e chiarezza nei mesi scorsi, mentre ancora alcuni confidavano nella disponibilità al recepimento di alcune modifiche da parte del ministro Lorenzin. Il testo è rimasto pressoché identico: da un lato taglia prestazioni, diritti e tutela della salute dei cittadini, dall'altro è punitivo nei confronti dei medici, ancora una volta capri espiatori delle contraddizioni di chi non sa gestire la nostra sanità pubblica”.

“L'unica forma per ridurre gli sprechi – rileva il segretario Smi - è distinguere tra appropriatezza ed erogabilità: ai medici spetta il compito di lavorare con scienza e coscienza per prevenire malattie e curare i pazienti e non con una lunga tabella di limitazioni, con una 'pistola puntata' sul proprio lavoro. Al Governo, alle regioni, e quindi alle Asl, spetta il dovere di dire senza sotterfugi ai cittadini se quella prestazione prescritta è a pagamento, o no".

"Rimane un mistero - conclude la segretario generale Smi - come le associazioni a tutela dei pazienti siano fino ad ora rimasti inerti di fronte a questo ulteriore attacco alla sanità pubblica. Auspichiamo una loro massiccia presenza nelle prossime mobilitazioni indette unitariamente dai sindacati medici. Il decreto Lorenzin è una ragione in più per scioperare il 17 e 18 marzo".
 

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