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Martedì 26 GENNAIO 2016
730 precompilato. Se il cittadino non vuole comunicare le sue spese sanitarie. Ecco le regole del Garante della privacy per medici, operatori sanitari e farmacisti

Il Garante della Privacy ricorda che i cittadini possono consultare le prestazioni sanitarie inviate all’Agenzia delle Entrate e come, soprattutto, possano comunicare il loro diniego alla trasmissione dei dati. E per questo ricorda che “è essenziale l’informazione di tutti i soggetti coinvolti per sciogliere eventuali dubbi applicativi e garantire la libera scelta di ciascuno”. LA NOTA

Sul 730 precompilato e le spese sanitarie interviene il Garante della privacy che a seguito di numerose richieste di chiarimenti sul sistema ha deciso di scrivere a medici e farmacie ricordando che per rendere “più efficace il funzionamento del quadro di garanzia per il cittadino è essenziale l’informazione di tutti i soggetti coinvolti per sciogliere eventuali dubbi applicativi e garantire la libera scelta di ciascuno”. E per questo invita i professionisti a “dare la massima diffusione dei contenuti della nota”.
 
Nella missiva il Garante ricorda che l’assistito può chiedere, a chi eroga il servizio sanitario, di non trasmettere i dati della singola spesa al Mef o, ove già trasmessi, ottenere la cancellazione anche di singole spese. A questo scopo per le spese sostenute, a partire dal 1 gennaio 2016, l’assistito può opporsi alla trasmissione dei dati al momento dell’erogazione della prestazione chiedendo oralmente al medico o alla struttura sanitaria, l’annotazione dell’opposizione sul documento fiscale.
 
Per l’anno d’imposta 2015, l’opposizione dell’assistito può essere esercitata fino al 31 gennaio 2016 richiedendo all’Agenzia delle Entrate la cancellazione di una o più macro tipologie di spesa. Inoltre, dal 10 febbraio al 9 marzo per il 2016 e dal 1 al 28 febbraio per gli anni a venire successivi a quelli d’imposta l’assistito potrà consultare tramite l’area personale del sistema Tessera sanitaria l’elenco delle spese sanitarie trasmessi e opporsi alla messa a disposizione anche di singole spese all’Agenzia. 

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