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Giovedì 25 FEBBRAIO 2016
Puglia. Consulta Ordine dei Farmacisti: “Farmacisti siano coinvolti nella riorganizzazione della sanità”

La Consulta sottolinea come, peraltro, la presenza del farmacista sul territorio “possa essere strumento di straordinaria efficacia per il contenimento della spesa e per attuare quei servizi sanitari di prima istanza, che oggi sono vieppiù necessari garantire”.

“I farmacisti parte attiva ed integrata del SSR”. Per questo la Consulta degli Ordini dei Farmacisti di Puglia contesta, attraverso una nota, il mancato coinvolgimento delle rappresentanze dei farmacisti al confronto sul piano di razionalizzazione e riordino ospedaliero, che prevede la riduzione del numero di ospedali da 40 a 31. “Con l'audizione nella terza commissione consiliare Sanità del Consiglio regionale della Puglia, è stato avviato il piano” e “i passaggi successivi prevederebbero una condivisione con tutti gli interlocutori per la definizione dei dettagli. Attività che - a parere della Consulta Pugliese dei Farmacisti - al momento non è stata condivisa, ma piuttosto appresa dalla stampa tout court”. La Consulta lamenta, dunque, la mancata convocazione anche per il prossimo incontro, fissato per il 27 febbraio da parte del Governo regionale e dei vertici della sanità pugliese previsto solo con alcuni operatori sanitari, avente lo scopo di illustrare i termini del riordino della rete ospedaliera.

“Senza peraltro voler entrare nel merito della decisione di razionalizzare gli ospedali sul territorio – osserva la Consulta - riteniamo che la presenza del farmacista sul territorio, in qualunque ambiente professionale operi, possa essere strumento di straordinaria efficacia per il contenimento della spesa e per attuare quei servizi sanitari di prima istanza, che oggi sono vieppiù necessari garantire, considerando che la farmacia è il presidio sanitario del territorio di prima accoglienza, e l’ottica di spending review che spinge il sistema regionale sanitario verso una massima deospedalizzazione e della domiciliarizzazione delle principali cronicità”.

Per la Consulta la nuova concezione della “farmacia di servizi” appare “validissima alternativa per il cittadino che necessita di cure e prestazioni socio-sanitarie di prima istanza. Resta infine da sottolineare - conclude la Consulta nella nota - che farmacisti e cittadini sono ancora in attesa dei decreti attuativi non ancora emanati dalla Regione Puglia, facenti capo alla legge quadro nazionale (legge sui Servizi in Farmacia)”.

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