quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 26 FEBBRAIO 2016
Lombardia. Corruzione in sanità, Maroni: “Voglio rimuovere marcio che sta sotto la superficie”

"Chi ruba non può stare nella sanità, non può stare nella Pubblica amministrazione: fosse anche il mio più caro amico, deve andare via", ha detto il presidente della Lombardia ai microfoni della trasmissione La telefonata. Per Maroni, comunque, “nonostante questa brutta vicenda", la sanità lombarda resta "una sanità d'eccellenza".

"Quello che è successo mi ha addolorato molto di più, perché quando ti senti tradito da un amico, nel quale avevi posto piena fiducia, non ci sono parole. Premesso che la sanità lombarda, nonostante questa brutta vicenda, è una sanità d'eccellenza". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, nel suo intervento, in diretta, alla trasmissione 'La telefonata', di Maurizio Belpietro, su Canale 5.
 
"Abbiamo deciso di intervenire - ha spiegato Maroni - perché i controlli ci sono, abbiamo non uno, ma due Comitati regionali che si occupano dei controlli e in ogni ospedale c'è un responsabile anticorruzione: se, nonostante questo, è avvenuto ciò che è avvenuto, vuol dire che questo sistema di controlli non è efficace". "Sono, questi, controlli formali - ha spiegato il presidente - che si fermano alla legittimità delle procedure, ma oltre la superficie c'è il marcio e lì io voglio intervenire".
 
"Abbiamo preso un serie di misure - ha aggiunto il presidente - per esempio quella di muovere i dirigenti dopo qualche anno, per lo meno quelli che si occupano di appalti; inoltre, di separare chi fa il capitolato da chi fa la gara, per evitare la commistione; poi voglio creare un'Agenzia regionale anticorruzione sul modello Anac, affidandola a un super magistrato, con tutti i poteri per fare i controlli, ma andando fino in fondo, senza fermarsi alla regolarità formale".
 
"Chi ruba - ha concluso Maroni - non può stare nella sanità, non può stare nella Pubblica amministrazione: fosse anche il mio più caro amico, deve andare via".

© RIPRODUZIONE RISERVATA