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Venerdì 04 MARZO 2016
Sostenibilità Ssn. Interrogazione M5s: “Oltre 4 mln gli italiani con difficoltà di accesso ai servizi. Con tagli al Fondo sanitario si vuole alimentare il ricorso al privato?”

Questa la richista contenuta in un'interrogazione presentata a prima firma da Paola Taverna (M5s) al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Nel documento i parlamentari pentastellati chiedono inoltre spiegazioni sul dato reso noto dall'Istat, riguardante il  "notevole aumento di decessi" registrato nel nostro Paese nel corso del 2015. IL TESTO

Difficoltà di accesso ai servizi sanitari e aumento della mortalità. Questi gli argomenti al centro di un'interrogazione presentata a prima firma dalla componente della commissione Sanità del Senato, Paola Taverna, e indirizzata al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin
 
Nel testo vengono riportati i dati presenti nel Rapporto 2015 dell’Osservatorio Civico sul federalismo in sanità del Tribunale del diritto del malato - Cittadinanzattiva, dove si spiega come 4,3 milioni di italiani rinuncino alle cure principalmente a causa dei costi dei ticket e delle lunghe liste di attesa. A tal proposito, nell'interrogazione si chiede al ministro Lorenzin "se ritenga ammissibile, alla luce degli articoli 3 e 32 della Costituzione, che milioni di italiani siano costretti a rinunciare alle cure sanitarie". E, alla luce di questa situazione e delle gravi problematiche che riguardano il Ssn, "come intenda giustificare le decurtazioni al fabbisogno sanitario nazionale previste per l'anno 2016 e quantificabili in tagli superiori a 4 miliardi di euro, considerando che, a giudizio degli interroganti, il controllo della spesa sanitaria non può comportare la riduzione del benessere dei cittadini". Nella legge di stabilità 2016, infatti, "si riduce di oltre 3.172 milioni il fabbisogno sanitario nazionale standard, portandolo a circa 111 miliardi di euro", mentre il Patto per la salute "prevedeva un finanziamento statale al fondo sanitario pari a 115.444 miliardi di euro". I parlamentari del M5s chiedono quindi se le politiche attuate "siano state dettate dall’esigenza di efficientare il Ssn o, al contrario, di alimentare la necessità dei cittadini di ricorrere al sistema alternativo privato".
 
Quanto poi ai dati sull’andamento demografico nazionale riportati dall'Istat lo scorso 16 febbraio, che certificavano 54mila decessi in più rispetto al 2014, e un tasso di mortalità, pari al 10,7 per mille, ossia "il più alto tra quelli misurati dal secondo dopoguerra in poi", gli interroganti chiedono a Lorenzin "a quali cause ritenga sia attribuibile il notevole aumento di decessi registrato nel nostro Paese nel corso del 2015 e quali iniziative di competenza intenda adottare al fine di arginare urgentemente tale fenomeno".

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