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Martedì 11 MAGGIO 2010
In Usa i costi del cancro raddoppiati in 20 anni

Cambia anche la distribuzione della spesa tra i diversi “pagatori”: alle assicurazioni metà dei costi. Più che dimezzata la spesa ospedaliera.

I numeri sono americani, ma è molto probabile che il trend non sia molto diverso negli altri Paesi occidentali. Italia compresa.
Dal 1987 al 2005 la spesa annua in terapie antitumorali è quasi raddoppiata, passando dai 24,7 miliardi di dollari ai 48,1. A sostenerlo uno studio condotto da ricercatori dei Centers for Disease Control and Prevention e pubblicato su Cancer, rivista che fa capo all’American Cancer Society.
Se il primo impulso è attribuire l’aumento dei costi ai prezzi esorbitanti delle nuove molecole anticancro, i ricercatori smentiscono immediatamente: l’aumento “è dovuto soprattutto al numero di nuove diagnosi di tumore e alla più lunga sopravvivenza dei pazienti”, ha precisato Florence Tangka, un’economista in forze ai CDC.
Dall’analisi emerge anche una variazione nella distribuzione della spesa.
Se nel 1987 le assicurazioni sostenevano il 42% della spesa totale, seguite da Medicare col 33%, dai privati (17% come spesa out of pocket), da altre istituzioni pubbliche (7%) e Medicaid (1%), nel periodo 2001-2005 lo scenario è notevolmante cambiato. Le assicurazioni private contribuiscono per il 50%, Medicare per il 34%, l’out of pocket scende all’8%. Cala anche la spesa delle altre istituzioni pubbliche (al 5%) mentre sale quella di Medicaid (3%).
Un ulteriore dato rilevato dall’indagine è che la spesa per le terapie somministrate in regime di ricovero è più che dimezzata, passando dal 64,4% del totale nel 1987 al 27,5% del 2001-2005.
I dati, hanno scritto i ricercatori, “aumentano la nostra conoscenza sulla distribuzione della spesa per il trattamento del cancro tra i diversi pagatori” e ci fa immaginare come “possa evolversi dopo le misure di riforma del sistema sanitario o applicando ulteriori cambiamenti ai sistema di finanziamento e distribuzione”.
Lo studio si riferisce soltanto alla spesa farmaceutica e non tiene in considerazione i costi indiretti. “Il costo del cancro include un’infinità di costi non prettamente medici”, hanno illustrato gli autori: “viaggi, babysitter e donne delle pulizie, per non parlare dei costi intangibili associati a stress e sofferenza psichica così come la perdita di produttività”.
Anche su questi costi bisogna concentrare l’attenzione se si vuole “tracciare un profilo completo dei costi e dei benefici delle politiche destinate ai pazienti affetti da cancro”, hanno concluso.
Antonino Michienzi 
 
FONTE: Florence K. Tangka et al. Cancer treatment cost in the United States: Has the burden shifted over time?. Cancer. Published Online: May 10 2010

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