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Mercoledì 20 APRILE 2011
Biotestamento: nuovo scontro tra maggioranza e opposizione 

Il voto sulle dichiarazioni anticipate di trattamento resta, per il momento, fissato alla data di martedì 27 aprile. La conferenza dei capigruppo lo ha deciso ieri. Però, vista l’agenda dei lavori dell’Aula di Montecitorio, tutte le letture sono possibili, anche un rinvio come chiesto dall’opposizione che vuole sottrarre il tema dalla campagna elettorale, mentre la maggioranza e il governo spingono per un tempestivo esame del provvedimento.

È stata una capigruppo difficile quella di ieri in cui si doveva decidere come inserire nel calendario dei lavori della Camera il Def  2011 (il documento di economia e finanza) che deve essere votato entro la fine di aprile e che sarà esaminato a partire da giovedì 28 aprile, sia mattina che pomeriggio, con eventuale prosecuzione notturna e nella giornata di venerdì 29 aprile.
 
Questa decisione ha avuto delle ricadute anche sugli altri provvedimenti “appesi” il disegno di legge n. 4219 – conversione in legge del decreto-legge 25 marzo 2011, n. 26, recante misure urgenti per garantire l’ordinato svolgimento delle assemblee societarie annuali (che deve passare per il Senato e che scade il 25 maggio 2011); il disegno di legge n. 4220 – conversione in legge del decreto-legge 26 marzo 2011, n. 27, recante misure urgenti per la corresponsione di assegni una tantum al personale delle Forze di polizia, delle Forze armate e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco (anche questo da inviare al Senato e che scade il 27 maggio 2011); e infine la proposta di legge 2350 – Disposizioni in materia di alleanza terapeutica – che non essendo un decreto legge non ha una “scadenza” e quindi in teoria può essere discusso anche più avanti.
 
Sulla scelta del momento più opportuno per votare il Biotestamento ieri è andato in scena all’interno della capigruppo l’ennesimo scontro tra maggioranza e opposizione.
È successo infatti che il presidente della Camera, Gianfranco Fini, abbia deciso di confermare il calendario dei lavori dell’Aula in base al quale il Ddl sul testamento biologico resta fissato all’ultimo punto dell’ordine del giorno di martedì 27 aprile. La maggioranza, in particolar modo la Lega non ha gradito, provando a far anticipare il voto ma sulla decisione non c’è stata unanimità e quindi Fini non ha potuto far altro che prendere atto della situazione e confermare l’Odg.
 
Pdl e Lega comunque non si danno per vinti e sembra stiano pensando di chiedere l’inversione dell’ordine del giorno. “Su questo stiamo riflettendo – hanno detto i due capi gruppo Fabrizio Cicchitto e Marco Reguzzoni. – È un anno che dobbiamo discutere il biotestamento; noi abbiamo chiesto a suo tempo con I'Udc di esaminarlo entro aprile. Ma c’è stata una levata di scudi dell’opposizione. In particolare dell’Udc che fuori del Palazzo dice una cosa e dentro ne fa un’altra”.
 
Ma l’Udc non ci sta e alle accuse replica “Sono loro ad aver tenuto bloccata la Camera per tre settimane per fare il processo breve”. Mentre il capogruppo del Pd, Dario Franceschini si dice “stupefatto” per la richiesta di esaminare subito il biotestamento e della minaccia di inversione dell’ordine del giorno sotto elezioni.
 
Insomma al momento tutto resta confermato ma può anche succedere che l’Odg del 27 aprile venga rivoluzionato. Quindi tutte le letture sono possibili: la maggioranza potrebbe trovare l’accordo con l’Udc favorevole a incardinare ad aprile il provvedimento contingentando al massimo i tempi di discussione, oppure può accadere che l’esame dei due decreti legge, in agenda prima del biotestamento, prendano più tempo del previsto facendo slittare a maggio il voto sulle Dat, perchè a quel punto la priorità spetterebbe al Def, quindi a ridosso del voto per le amministrative rischiando in questo di diventare materia da campagna elettorale.

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