quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Lunedì 14 MARZO 2016
Molise. Aceti (Cittadinanzattiva) a Frattura: “Nostri non sono allarmismi. E poi perché Regione non pubblica la valutazione Ministero su Piano operativo?”

Il coordinatore e commissario regionale ritorna sulla polemica del piano sanitario regionale dopo la denuncia di una decina di giorni fa e la replica del presidente che aveva evidenziato come si trattasse di “falsi allarmi”. “Ad una settimana dalla nostra richiesta ancora nessuna pubblicazione del parere del Ministero della Salute. Sino ad oggi nessuna smentita ufficiale a quanto affermato da noi sui rischi del Piano Operativo Straordinario”. 

Ad una settimana di distanza da quando abbiamo chiesto al Presidente Frattura la divulgazione del parere del Ministero della Salute sul Programma Operativo Straordinario 2015-2018 non ci è stata data alcuna conferma della pubblicazione sul sito Regione Molise.La divulgazione della valutazione positiva espressa dal Ministero della Salute, più volte indicata dal Presidente Frattura, è un atto dovuto per dare trasparenza nelle scelte e verificare la posizione del Ministero dinanzi all'impatto di un atto così importante per i cittadini molisani". È quanto ha dichiarato da Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva e commissario di Cittadinanzattiva Molise che ha replicato alle dichiarazioni del presidente del Molise che aveva bollato come  'falsi allarmi' la denuncia di Cittadinanzattiva sulle criticità evidenziate anche da Agenas rispetto al Piano Operativo Straordinario.
 
"Dal momento che alla nostra richiesta non è ancora stato dato seguito, come dobbiamo interpretare questo atto? Non si vogliono rendere accessibili le informazioni a tutti i cittadini? Il parere positivo del Ministero non è così "definitivo e certo" come il Presidente Frattura aveva invece dichiarato con sua precedente nota? 

“Anche nel  merito delle criticità che abbiamo rilevato", ha continuato Aceti, "nulla ancora è stato chiarito, e le nostre preoccupazioni, espresse in assenza di dati, informazioni e valutazioni che ne confermino chiaramente una convenienza delle scelte, sono tutt'altro che fugate".

"Per questo i nostri non sono allarmismi", ha concluso Aceti, "e  continuiamo a chiedere alle Istituzioni coinvolte  che vengano valutati gli aspetti evidenziati e corrette le criticità prima dell'approvazione. Cosi com'è oggi, senza le necessarie modifiche, il Piano Straordinario non può esser approvato".

© RIPRODUZIONE RISERVATA