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Martedì 15 MARZO 2016
Sardegna. La rivolta dei sindaci del nord ovest contro la riforma della rete ospedaliera

I primi cittadini dei comuni del Nord Ovest contestano alla Regione l’uso di parametri più restrittivi per i loro territori rispetto a quelli previsti per legge, mentre in altri territori della Regione si dispongono deroghe. L'obiettivo, ora, è approvare un documento di osservazioni da proporre alla commissione consiliare.

"Il nord ovest della Sardegna è perfettamente compatibile con i parametri nazionali, eppure la riorganizzazione della rete ospedaliera dell'isola applica in questo territorio parametri più restrittivi rispetto a quelli previsti per legge, mentre dispone deroghe per altre parti della regione". È questo l'urlo di protesta dei sindaci della Sardegna che ieri si sono riuniti a Sassari per discutere il da farsi contro la riorganizzazione delle rete ospedaliera della Regione.

L'incontro, convocato dal sindaco di Sassari Nicola Sanna, ha portato a palazzo Ducale gli amministratori di Alghero, Ozieri, Ittiri e Thiesi e di tanti altri centri dell'area, che chiedono, oltre alla classificazione di secondo livello per l'ospedale di Sassari, che sia previsto un hub e almeno un altro ospedale di primo livello.

“Il Consiglio comunale sassarese – spiega Sanna dalla sua pagina di Facebook - ha votato all’unanimità una mozione che impegna il primo cittadino e la giunta a porre in essere ogni iniziativa a carattere politico e amministrativo tesa a proporre alla commissione consiliare regionale l’esame delle nostre osservazioni. Questo l’argomento all’ordine del giorno della riunione”.

“Chiediamo il primo livello che spetta al nord-ovest della Sardegna, rianimazione per Alghero-Ozieri, conferma di tutte le attuali discipline più lungodenza, semintensiva polivalente e oncologia. E poi conferma del centro trasfusionale, non semplice emoteca”, spiega su Facebook Mario Bruno, sindaco di Alghero, che chiude con lo slogan “tutti i sindaci uniti”.

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