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Martedì 15 MARZO 2016
P.A. Bolzano. Approvate le linee guida per il trasporto dei pazienti

Obiettivo primario è favorire l’impiego ottimale dei mezzi di soccorso e del personale secondo il principio dell’appropriatezza. Il coordinamento viene assunto, come già per gli interventi di urgenza, dalla Centrale provinciale di emergenza. Il nuovo modello organizzativo dei trasporti secondari deve attenersi esplicitamente alla regolamentazione degli orari di lavoro prevista dall’UE.

La Giunta ha approvato le linee guida per i cosiddetti "trasporti secondari" dei pazienti. Essi non riguardano i casi di urgenza e di insorgenza della malattia, ma invece il trasferimento dei pazienti da un ospedale ad un altro o in un’altra struttura sanitaria per proseguire nelle cure e nel trattamento medico specialistico. Questo tipo di trasporto dei pazienti va organizzato in modo mirato e accompagnato. Un gruppo di lavoro è stato incaricato di elaborare un modello organizzativo che possa garantire nel modo più efficiente il trasporto del paziente nella struttura sanitaria adeguata per proseguire la terapia.

L’assessora provinciale Martha Stocker ringrazia per il lavoro preparatorio i rappresentanti dell’Azienda sanitaria provinciale, in primis la direzione sanitaria e la direzione tecnico-assistenziale, i primari di Medicina d’urgenza, di Anestesia, di Terapia intensiva e rianimazione. "I trasporti secondari svolgono un ruolo importante nell’assistenza sanitaria, perché si tratta di assicurare un passaggio fluido e senza interruzioni nell’assistenza di malati gravi, vittime di incidenti o pazienti affetti da patologie croniche. Un trasferimento che viene accompagnato da personale specializzato e con il mezzo di trasporto più adatto”.

Le nuove linee guida intendono favorire l’impiego ottimale dei mezzi di soccorso e del personale secondo il principio dell’appropriatezza. Il coordinamento viene assunto, come già per gli interventi di urgenza, dalla Centrale provinciale di emergenza. Il nuovo modello organizzativo dei trasporti secondari deve attenersi esplicitamente alla regolamentazione degli orari di lavoro prevista dall’UE.
 

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