quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 18 MARZO 2016
Basilicata. In sanità risparmi per oltre 50 milioni su beni e servizi, farmaci e dispositivi

La previsione, per il periodo 2015/2016, è stata illustrata in commissione Bilancio. I risparmi derivano per 5,587 milioni dall’acquisto di beni e servizi, per 10,881 milioni dall’acquisto di dispositivi medici e per 33,992 milioni dalla farmaceutica. In audizione anche il Dg dell’Asm. Per l’azienda previsti 300 mila euro di attivo per il 2015. Nel 2011 l’ente aveva un deficit di 18 milioni.

Giornata dedicata alla sanità ieri in commissione Bilancio del consiglio regionale della Basilicata. Prima il direttore generale dell’Asm, Piero Quinto, ha illustrato i dati contabili dell’Azienda sanitaria del materano, poi il dirigente generale del Dipartimento Presidenza Vito Marsico ha elencato i risparmi previsti nel periodo 2015 – 2016 per la Regione e gli enti.

Revisione della spesa programmata dalla Giunta regionale
Complessivamente si prevedono risparmi per circa 61 milioni di euro, riguardanti le spese per il personale (1,318 milioni di euro), utenze e manutenzione (5,712 milioni di euro), acquisto di beni e servizi sanitari (5,587 milioni di euro), acquisto di dispositivi medici (10,881 milioni di euro), locazioni (1,633 milioni di euro), farmaci (33,992 milioni di euro) ed altre spese per 1,837 milioni di euro. Particolarmente significativa, a giudizio di Marsico, l’attività della stazione unica appaltante, che attraverso l’unificazione delle procedure di gara dovrebbe produrre un risparmio di circa 80 milioni di euro in cinque anni.
Tra le voci di riduzione della spesa prevista per gli enti e le società partecipate Marsico ha citato, tra gli altri, i 9 milioni di euro per l’Asm, 5 milioni di euro per l’Asp, i 764 mila euro per l’Irccs-Crob, i 5,76 milioni di euro per l’Azienda ospedaliera San Carlo, e i 297 mila euro per l’Asi Matera.

Il bilancio dell’Asm
Negli ultimi anni l’Azienda sanitaria del materano “ha conseguito importanti risultati sotto il profilo economico, conseguenti ad una rigorosa azione di risanamento dei conti che ha portato, a partire dal 2013, al totale azzeramento del deficit che aveva gravato storicamente sulla gestione dell’azienda”, ha detto il direttore generale dell’Asm Piero Quinto illustrando i dati essenziali del bilancio economico preventivo 2016 e triennale 2016/2018 dell’ente. Un bilancio “puramente indicativo, perché non c’è ancora certezza delle risorse che saranno trasferite in via definitiva dal governo regionale e perché i ricavi per la mobilità attiva si registrano con ritardo”, ha spiegato Quinto partendo dai dati consolidati del risanamento dell’ente: da un deficit di 18 milioni nel 2011 si è passati ai 300 mila euro di attivo previsti per il 2015.

Il bilancio 2016 dell’Asm, ha spiegato il Dg, risente delle azioni di contenimento dei costi di produzione, dei servizi non sanitari e delle manutenzioni e dei costi del personale (passati dai 122 milioni del 2011 a 115 milioni nel 2015), “elementi non indifferenti, dovuti all’applicazione di norme nazionali e regionali, che rischiano di incidere sulla qualità delle prestazioni rese ai cittadini”, ha spiegato ancora Quinto sottolineando che “per garantire nel 2016 lo stesso livello di servizi servono almeno le stesse risorse assegnate all’Asm per il 2015”. Ma ha anche segnalato “la necessità di potenziare, in vista del 2019, il presidio ospedaliero di Matera”. Rispetto ai dati del “preconsuntivo 2015”, l’Asm prevede per il 2016 una contrazione dei ricavi di 7,5 milioni di euro e una riduzione dei costi di circa 9,8 milioni di euro. Il saldo passivo della migrazione sanitaria (“che si combatte attraverso la qualità delle prestazioni e il personale adeguato”, ha detto Quinto), è passato dai 40,7 milioni di euro del 2011 (di cui 19 milioni di mobilità extraregionale) ai 37,3 milioni del 2013 (di cui 17 milioni di mobilità extraregionale).

© RIPRODUZIONE RISERVATA