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Venerdì 18 MARZO 2016
Bolzano. Stocker: “Un Fondo provinciale per garantire prestazioni integrative”

Per l’assessore le casse integrative nazionali non sono in grado di far fronte alle specificità locali per quanto riguarda l'amministrazione e gli accordi con strutture sanitarie del territorio. Al lavoro per formulare un progetto che definisca concrete proposte di prestazioni da affidare al futuro Fondo integrativo sanitario provinciale.

La formulazione di un progetto che definisca concrete proposte di prestazioni da affidare a un  futuro Fondo integrativo sanitario provinciale costituisce il prossimo passo per un confronto con tutti i partner sociali. Questo quanto emerso dal recente colloquio fra l’assessore alla Salute della Pa di Bolzano, Martha Stocker, e i rappresentanti sindacali.

“Numerosi imprenditori altoatesini – spiega una nota della Giunta - già oggi versano per i loro dipendenti come elemento della busta paga dei contributi nelle casse integrative nazionali, che in caso di malattia, spesso coprono solamente una piccola parte dei costi e, proprio, per il loro indirizzo nazionale, non sono rispondenti alle esigenze locali”. La nota riferisce quindi che, “facendo presenti i vantaggi di un Fondo integrativo sanitario provinciale, l’assessore Stocker, nel corso del recente incontro con i rappresentanti sindacali, ha fatto presente come le casse integrative nazionali non siano in grado di far fronte alle specificità locali per quanto riguarda l'amministrazione e gli accordi con strutture sanitarie del territorio, al fine di garantire alla popolazione locale un’offerta di prestazioni mediche adeguata alle sue esigenze”.

Le prime proposte per la realizzazione di un Fondo sanitario integrativo provinciale in Alto Adige risalgono al 2011, ma “a causa delle tendenze centralistiche nel campo della contrattazione nazionale e per ostacoli di natura giuridica, non si è ancora potuti giungere all’implementazione del progetto in provincia di Bolzano”. Secondo l'assessore un Fondo sanitario integrativo provinciale di questo tipo potrebbe dare “risposte migliori” e “offrire prestazioni più adeguate alle esigenze e necessità della popolazione locale offrire un completamento ottimale alle prestazioni offerte dal Sistema sanitario provinciale e stipulare accordi con strutture sanitarie che operano a livello locale”.

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