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Giovedì 07 APRILE 2016
FVG. Assistenti di sala in Pronto soccorso. I cittadini promuovono l’iniziativa al Cattinara di Trieste

Il 68% degli interpellati considera il servizio molto utile (53%) o estremamente utile (15%) e lo giudica, nel 71% dei casi, migliore rispetto alle aspettative. La sperimentazione è stata avviata lo scorso 9 marzo. Telesca: “Lo replicheremo altrove. Ora il numero di accessi elevato va aggredito e lo potremo fare con la riorganizzazione della medicina territoriale e di famiglia”

"E' un esempio da replicare l'introduzione delle assistenti di sala al pronto soccorso perché i dati sulla sperimentazione all'ospedale di Cattinara ci danno ragione". E' quanto ha rilevato l'assessore regionale alla, Saluta Maria Sandra Telesca, commentando le valutazioni dei cittadini sul nuovo servizio di 'gestione attiva delle attese' nel pronto soccorso del nosocomio triestino, che è stato introdotto il 9 marzo del 2015. Da un campione di 492 questionari compilati da cittadini assistiti o dai loro accompagnatori presenti nella sala d'aspetto dell'ospedale di Cattinara nei mesi di ottobre e novembre 2015 è emerso che il 68% degli interpellati considera il servizio degli assistenti di sala molto utile (53%) o estremamente utile (15%) e lo giudica, nel 71% dei casi, migliore rispetto alle aspettative.

Le assistenti di sala - sei tra infermiere professionali e operatrici socio-assistenziali selezionate tra coloro che avevano dimostrato una propensione alla sperimentazione - hanno il compito di migliorare l'accoglienza e l'attesa degli assistiti presenti nella Struttura complessa di pronto soccorso e dei loro familiari, di fornire informazioni e supporto a chi attende la visita e di rappresentare un anello di congiunzione tra la sala di attesa e i medici e infermieri impegnati negli ambulatori. I cittadini intervistati hanno valutato le capacità delle assistenti, in una scala di voti da 1 a 5, con un giudizio superiore ai 4 punti.

Il monitoraggio curato dagli psicologi Paolo Fusari e Michela Mottica ha permesso di acquisire ulteriori riscontri sul pronto soccorso triestino, grazie anche a 40 interviste dirette, realizzate a novembre del 2015, dalle quali è emerso che i codici di priorità dei pazienti interpellati erano per l'80% riferiti a codice bianco (40%) e codice verde (40%) e che il 40% delle persone interpellate aveva almeno 70 anni. Anche in questo caso, in una scala da 5 a 10 sulla qualità del servizio degli assistenti di sala, il 65% degli intervistati ha espresso una valutazione pari all'8,7.

Nella conferenza stampa tenuta oggi dall'assessore Telesca e dal commissario straordinario dell'Azienda ospedaliera e dell'Azienda per l'assistenza sanitaria n.1 "Triestina" Nicola Delli Quadri, il direttore del pronto soccorso Walter Zalukar ha illustrato altre migliorie che sono state introdotte nel servizio: l'attivazione di un terzo ambulatorio grazie a un ampliamento del lotto di medici e infermieri, l'applicazione di percorsi brevi per lo smistamento dei pazienti, la guardia medica ortopedica estesa a 24 ore su 24 (con copertura anche notturna) e un'ambulanza dedicata al trasporto dei pazienti soli che vengono dimessi o trasferiti in residenze sanitarie. L'insieme di queste misure ha ottenuto lo scopo di abbattere i tempi di attesa, soprattutto per i pazienti interessati dal codice verde (che attesta un "urgenza differibile" e corrisponde ad assenza di sintomi di gravità, per cui non si corrono gravi rischi).

Anche a fronte di un aumento di accessi al pronto soccorso di Cattinara che si è registrato nel primo trimestre 2016 (210 al giorno, rispetto ai 190 del primo trimestre 2015), la percentuale di ricovero si è attestata al 20,8 per cento, rispetto al 23 per cento del 2015, denotando quindi una maggior appropriatezza della permanenza in ospedale.
"La riduzione dei ricoveri è un dato importante, vuol dire che siamo sulla buona strada - ha commentato Telesca -. Ora quel numero di accessi così elevato va aggredito e lo potremo fare con la riorganizzazione della medicina territoriale e di famiglia".
L'assessore ha rilevato, infine, come "i buoni risultati siano il frutto di corrette allocazioni delle risorse e anche, come nel caso del pronto soccorso di Cattinara, di un'efficiente ed efficace organizzazione del servizio".

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